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Quando un uomo vuole ammazzare la tigre lo chiama sport, quando è la tigre a volerlo ammazzare la chiama ferocia

 09/04/2014 Letto 1644 volte

Categoria:    Serie C1
Autore:   
Società:    CIRCOLO TENNIS EUR





E’ il 7 dicembre 2013, al Palafonte arriva un Olimpus totalmente cambiato dal mercato invernale che sfoggia tra le sue fila un giocatore dal nome veramente pesante: Oscar Velazquez si presenta al palcoscenico della C1 e lo fa di fronte all’allora capolista del campionato, il Ct Eur. Tutti gli addetti alle chiacchiere sono presenti sulle tribune, sicuri che questo giocatore pazzesco possa cambiare le sorti di un campionato, che possa da solo vincerle tutte; non sarà mai così. Quel pomeriggio al Palafonte si consuma una delle più grosse prestazioni di calcio a 5 da parte del Ct Eur che dimostra a tutto il panorama regionale un futsal di altissimo livello. La partita non ha storia finisce 5-2 e nonostante Velazquez faccia ammirare tratti di pura classe, la squadra di Minicucci impressiona, sembra feroce e spietata gioca la palla con leggerezza e qualità, sfoggia giocatori tra le sue fila come Manzetti, Emanuele Gentile e Scaduto che forse molti hanno totalmente trascurato, accecati dalla forza dei nomi e degli stipendi che a molti discreti giocatori vengono affibbiati. Si dirà, si bravi ma Velazquez è arrivato da 2 settimane, Santin da pochi giorni, al ritorno sarà un’altra cosa, tanto il Ct Eur non arriverà fino alla fine...


QUATTRO MESI DOPO - E’ il 5 aprile 2014, sono passati 4 mesi in cui Santin ha messo a segno 30 gol Velazquez sembra un alieno ne hanno persa solo una e sono secondi a 4 punti dalla capolista, che come all’andata veste il nome, guarda un po’, del Ct Eur. Persa l’imbattibilità interna dopo 2 anni e 6 mesi, persa una sola partita in tutto il campionato e protagonista di una cavalcata inarrestabile la squadra di Minicucci si presenta al Palaolgiata, comunque da sfavorita; il palcoscenico è tutto per l’Olimpus, qualcuno aveva dichiarato che il Ct Eur sarebbe uscito senza punti da lì e che avrebbe rischiato il campionato o che lo avrebbe vinto ma immeritatamente perché al Palaolgiata non si passa; c’era la diretta streaming a testimoniare il tutto, le tribune erano gremite di personaggi e conoscitori di calcio a 5  le sciarpe dell’Olimpus sventolavano alte e Al Pacino con il discorso di “Ogni maledetta Domenica” introduceva la partita dell’anno, la sfida delle sfide, stranieri contro italiani, singoli contro coralità, in sintesi: Olimpus- Ct Eur.

LA PARTITA - Ore 17.00 si parte. Molti si attendono una partita a senso unico, un delirio dell’Olimpus, una partita senza storia ma anche questa volta, non sarà così. Il Ct Eur inizia a macinare gioco che è una bellezza, passa con Scaduto, raddoppia con Manzetti subisce un gol al volo bellissimo di Ceccon ma non arretra di un metro, la tigre vuole ammazzare l’avversario, prima che il campionato. Parliamoci chiaro, non sarebbe la stessa cosa vincerlo perdendo lo scontro diretto, si darebbe adito a chiacchiere, si potrebbe permettere agli altri di poter dire di essere superiori, più forti ma sfortunati. Ma pensa, neanche questa volta sarà così. Manzetti delizia, il primo tempo è uno spettacolo si va 3-1, il sogno è ad un passo e l’Olimpus alle corde. Ci crederà nel secondo tempo, VelaZquez fa vedere di essere di un'altra categoria, ma gioca spesso da solo; il Ct Eur ha la ferocia dei vincenti, gli occhi della tigre arrabbiata e mai sazia, ha la mentalità e la compattezza dei grandi, ha la certezza che con quell’uomo in panchina non si può temere nulla: Minicucci li ha trasformati, li ha resi vincenti, gli ha trasmesso la forza di imporre sempre il proprio gioco, un vero gioco, il gioco del futsal. La partita dell’anno volge al termine, il fischio sancisce la seconda promozione consecutiva, dalla C2 alla B in 2 anni, solo Cogianco e Lodigiani hanno fatto tanto; in 3 anni, su circa  90 partite il Ct Eur ne ha perse 4; ha passato 2 anni quasi consecutivamente in testa ai campionati a cui ha partecipato; ha vinto tutti gli scontri diretti di questa stagione con le prime tre del campionato; ma ciò che più importa, ha dimostrato con i fatti e con i titoli chi è la più forte, con l’umiltà, l’amicizia e la cultura del lavoro, senza mai ergersi e vantarsi di essere un insegnante di questo splendido, meraviglioso e complicatissimo sport. Tanti auguri campioni, ancora una volta.


Ufficio Stampa CT Eur



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