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I gialloblù escono a testa alta dalla F8: l'Arzignano batte la squadra di Forte ai rigori

 13/04/2014 Letto 491 volte

Categoria:    Serie B
Autore:   
Società:    PRATO RINALDO





Sorteggio impietoso per i ragazzi di Forte che si trovano davanti i veneti dell’Arzignano, la formazione che, insieme al Montesilvano, vanta il Palmares più “pesante” tra le otto “big” scese a Palidoro per contendersi la coccarda tricolore dei cadetti. Da una parte, quindi, due Scudetti, una Coppa Italia di serie A, due Supercoppe italiane e dall’altra la formazione di Colleferro, decisa a far proprio il motto dell’Allenatore “Rispetto per tutti e paura di nessuno”. In questo clima si gioca il terzo dei quarti di finale della Coppa Italia. Forte, come è tradizione, prepara la gara nei dettagli e prende in considerazione l’eventualità dei calci di rigore, facendo esercitare i suoi per i tiri dal dischetto e stilando l’elenco degli eventuali tiratori. Tegola dell’ultimo momento l’assenza di Angelo Rossi, trattenuto a Colleferro da inderogabili impegni di lavoro che si aggiunge a quella, ormai purtroppo consueta, di Simone Ciafrei che non si unisce alla comitiva per continuare l’iter riabilitativo. Forte recupera però Edwin Pinzon e può contare su Guerra, assente in Campionato per squalifica.

IL MATCH - Starting Five come da copione e pronti a dar manforte nel corso del match Sinibaldi, Nica, Pinzon e Stefano Forte. Prato Rinaldo senza timori reverenziali nei confronti dei più quotati avversari, che parte con il suo solito gioco fatto di passaggi rapidi e squadra corta. Arzignano che risponde con la qualità dei suoi atleti che vantano, oltre che ad un recente passato di serie A, anche titoli importanti sulle spalle, come i due Campionati del Mondo vinti con la Nazionale brasiliana dal Capitano-Allenatore Marcio Brancher. Ma sul campo i titoli non contano e la qualità dei ragazzi di Forte annulla vittorie e Palmares degli avversari e i gialloblu fanno subito capire ai veneti che sarà battaglia sportiva autentica. Per il Prato tra i pali Daniele Di Stefano, che sarà autore di una prova maiuscola, Guerra e Nenè, Reali e Colaceci. E il primo segnale che il Prato Rinaldo c’è lo manda proprio Mike Guerra che dalla destra se ne va via al suo diretto avversario e centra in pieno la traversa. L’Arzignano non sta certo a guardare e risponde colpo su colpo, ma Di Stefano è su tutti i palloni ed è chiaro a tutti che, salvo miracoli, oggi dalle parti di Daniele non si passa. Colaceci “sente” la porta e ogni qualvolta che l’asfissiante marcatura a cui è sottoposto gli lascia qualche centimetro, il bomber inquadra lo spazio tra i pali, ma stasera il Cola non ha certo la fortuna dalla sua. E la dimostrazione c’è quando colpisce a colpo sicuro, defilato sulla destra e, a portiere battuto, la traversa dice ancora no al vantaggio gialloblu. La partita se ne va sui binari dell’equilibrio fino ad un minuto dalla fine quando Reali scarica da destra sul secondo palo, Nenè entra in scivolata, ma un difensore riesce a mettere lo scarpino sulla traiettoria della sfera quel tanto che basta a far mancare la deviazione a porta vuota dell’Asso di La Victoria di un capello. Si va quindi alla Lotteria dei Calci di Rigore.

RIGORI - Forte spiazza tutti, mandando a parare i rigori a Jacopo Tantari. Il portierino della Juniores si ritrova sui guanti una responsabilità più grande di lui, ma si avvia sicuro e determinato a sbarrare ai veneti la strada della semifinale. Papà Sergio in tribuna quasi sviene dall’emozione. Mossa suicida per qualcuno tra i commentatori presenti in Tribuna Stampa, ma che si rivelerà, almeno sul fronte dei portieri, azzeccata, a dimostrazione che Paolo Forte continua a saper leggere le situazioni da gran maestro del Futsal quale è sempre stato. Tantari fa il suo dovere, ipnotizzando i cecchini avversari che sbagliano i rigori numero due e tre. Ma, purtroppo anche da parte Prato Rinaldo Nica e Nenè, infallibili nelle prove della mattinata, fanno cilecca e quando si va ai tiri ad oltranza, Bomber Colaceci regala, con il suo errore dal dischetto, il passaggio tra le migliori quattro agli avversari. A nulla servono i penalty battuti alla perfezione da Reali, Sinibaldi e Guerra.

IL COMMENTO - Mai come questa volta si può affermare che nulla si può rimproverare a Paolo Forte e ai suoi ragazzi. Si esce a testa alta dalla prestigiosa manifestazione nazionale senza aver perso nessuna delle gare disputate sin dalla qualificazione, e essendo l’unica, insieme all’Arzigano ovviamente, tra le otto “regine” a non aver preso gol. Tutti i giocatori hanno dato il massimo sul campo e la delusione di non aver fatto un risultato migliore è certamente mitigata dalle belle prestazioni di tutti gli uomini che Forte ha schierato sul terreno di giuoco. Da Sinibaldi, che sta confermando la sua crescita costante, sia da un punto di vista tattico che caratteriale, a Luis Nica, motorino instancabile, a Edwin Pinzon, autore di una bella prestazione ed autentico “uomo spogliatoio” a Stefano Forte, sempre pronto e disponibile, ai due portieri che Paolo ha schierato. Daniele attento e sicuro per tutta la gara e Jacopo, più forte dell’emozione di essere protagonista nel momento più difficile. Dietro, un gruppo di giovani e giovanissimi a cui questa esperienza è servita per fare gruppo, per imparare e per confrontarsi a livelli, sino a qualche mese fa, davvero insperabili. Si torna a Colleferro a testa alta. Come sempre. Consapevoli dei propri limiti, ma anche della propria forza. E da martedì, di nuovo al lavoro. C’è un’altra Mission Impossible per gli uomini di Forte e come scrisse qualcuno “ … gli esami non finiscono mai”. Ma ad affrontarla c’è un gruppo coeso, tosto e pronto a dare il massimo per centrare l’obiettivo. E sempre a testa alta.


Marco Giustinelli
Ufficio Stampa ASD Prato Rinaldo



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