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L'Asti non ci sta e sbotta: "Assediati e minacciati sul pullman dai tifosi del Martina"

 14/04/2014 Letto 1205 volte

Categoria:    Serie A
Autore:   
Società:    ORANGE ASTI





Duro comunicato dell'Asti che denuncia dei fatti incresciosi accaduti nel pre-partita della sfida in casa del Martina. Di seguito viene riportato integralmente quanto giunto in redazione.


IL COMUNICATO - "Solitamente, al termine della partita, è normale scrivere di reti, azioni da gol e parate, ovvero di quanto fa parte dell'aspetto sportivo connesso alla competizione. Ma questa volta no! Questa volta "tocca" parlare di aspetti di cronaca, di brutti momenti che hanno vissuto una quindicina tra atleti, tecnici e dirigenti astigiani e che hanno inevitabilmente influito sull'intero aspetto sportivo, compreso l'esito finale della gara. Quando ti trovi oltre venti persone ad assediare il tuo pullman, quando subisci minacce sulla tua integrità fisica (sia attuali sia future, vista la millantata conoscenza del luogo di ricovero dell'Asti calcio a 5), quando è il locale autista del bus a fare dietro-front e a schiacciare l'acceleratore lontano dal pericolo e quando sono le stesse forze dell'ordine a richiede i rinforzi (arriveranno  prontamente molti agenti in divisa anti-sommossa) ed a vietare di avvicinarsi all'impianto di gioco, fino almeno che la situazione non sia sotto controllo delle autorità, allora è chiaro che il 3-3 finale non ha alcun senso. Non ha senso, perchè è frutto dell'intimidazione di persone  che hanno quale unica colpa (a detta degli assalitori) di essere matematicamente primi e senza bisogno di fare punti. Non ha senso, perchè iniziata con molto ritardo rispetto alle altre gare, con la possibilità di conoscere i risultati già conseguiti dalle concorrenti. Non ha senso, perchè i giocatori nero-arancio hanno potuto beneficiare di un tempo limitatissimo per il riscaldamento. Non ha senso e basta! A questo punto, stigmatizzato fortemente il comportamento dei tifosi pugliesi, non c'è che da attendere una decisione esemplare da parte del Giudice Sportivo ed una indagine da parte della Procura Federale, nei confronti di una società che aritmeticamente disputerà (ad oggi) i playoff. Con quale spirito, dopo i fatti odierni, qualsivoglia avversario affronterà i padroni di casa, sicuri (sempre ad oggi) di disputare gara 1 in casa?".

Ufficio stampa



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