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Dentro lo scandalo del Brasile: tutti i perchà© dell'addio dopo 35 anni del presidente Vasconcelos

 10/06/2014 Letto 1388 volte

Categoria:    Nazionale
Autore:   
Società:    BRASILE





Due giorni fa la svolta, il Brasile prova a cambiare la sua storia.  Aecio da Borba Vasconcelos, dopo 35 anni alla guida della CBFS (per chi non lo sapesse, il corrispettivo della nostra Divisione Calcio a 5), si è dimesso, travolto dallo scandalo legato ai debiti che la Federazione sudamericana ha accumulato nel giro di questi anni. Un terremoto vero e proprio, una data epocale. L'8 giugno 2014 può segnare un momento di cambiamento storico per tutto il movimento futsalistico del paese campione del mondo in carica. È Vinicius Elìas Teixeira – da tutti conosciuto come Vinicius -, storico nazionale verdeoro, iridato nel 2008 e nel 2012, a raccontare nel dettaglio il marcio dei piani alti della CBFS. “Come può una Nazionale che vince 7 titoli mondiali e incassa 80 milioni di reais – la moneta brasiliana – avere un buco di 3 milioni?”. Quattro campionati vinti in Spagna con ElPozo Murcia fra il 2005 al 2010, due volte MVP della LNFS, stiamo parlando di un giocatore totale, che ha fatto la storia di questo sport. In bacheca anche un campionato russo con la Dinamo Mosca e 4 Liga Futsal fra Atletico Mineiro, Carlos Barbosa, Ulbra e Intelli.

L'8 giugno è stato un giorno storico per la federazione brasiliana. Dopo 35 anni si è dimesso Aecio da Borba Vasconcelos. Cosa è successo? Cosa lo ha spinto a prendere questa decisione?
Cosa lo ha portato a questa decisione non lo so di certo, però le irregolarità che sono state comprovate e sono state rese pubbliche recentemente sono motivi più che sufficienti per far sì che una persona decida di lasciare l’incarico di Presidente di una istituzione come la CBFS. Credo, appunto, che i fatti comprovati negli ultimi mesi siano il principale motivo di questa rinuncia.

Da tempo i grandi giocatori della Nazionale brasiliana (tu, Neto, Falcao, Ari, Tiago, Gabriel) avevano protestato, rinunciando addirittura ad essere convocati con la Seleçao. Come mai e perché, che cosa è successo? Quali sono le accuse che muovete alla federazione?
In realtà quello che è successo è che abbiamo deciso di esporre alla stampa e sui social network tutto quello che succedeva dentro la CBFS. Le nostre lotte alla struttura, l'obbligatorietà di giocare con i marchi delle scarpe (una questione illegale), la crisi economica della CBFS dopo che erano entrati milioni di reais – la moneta brasiliana - dagli sponsor, ecc… giustamente il fatto di porci queste domande è stato quello che ha allontanato alcuni giocatori dalla nazionale. Accettare in silenzio è molto più comodo e chi si fa delle domande dà fastidio. Noi abbiamo reso pubbliche le cose che ci sono arrivate in relazione al dietro le quinte della CBFS, cosa che non era mai accaduta. Il ruolo dei giocatori è stato solo quello di portare alla stampa tutto ciò che rimaneva sempre nascosto. Qualcuno dice: “Perché adesso? Perché non lo avete fatto quando eravate là in nazionale?”. Ma noi abbiamo sempre affrontato in maniera forte e internamente quello che riguardava della nostra area: strutture di lavoro, equità nelle premiazioni, ecc... Però non avevamo dialogo con i Presidenti delle Federazioni per far sapere quello che succedeva nelle loro Assemblee. Adesso con i 3 millioni di deficit nelle tasche della CBFS i Presidenti si sono stancati. E così i giocatori hanno avuto le prove di quello che succedeva e abbiamo deciso di farlo sapere a tutti.

Si parla di corruzione, di debiti del futsal maschile e femminile. Quale è lo stato attuale del futbol sala brasiliano? È così drammatico?
Come ho detto prima, affrontiamo problemi economici poiché il deficit è grande (3 milioni di reais). Mancano ancora dei processi lavorativi che diversi funzionari muovono contro la CBFS. Le diarie (soldi dati ai giocatori nelle convocazioni) sono in ritardo. La cosa peggiore è pensare che sono entrati molti milioni dagli sponsor negli ultimi anni e avremmo potuto essere in una buona situazione. Purtroppo non sono stati usati nel modo giusto. Adesso si sta muovendo un consiglio di revisione e sapremo dove sono finiti questi soldi.

Questo cambio al vertice, con Tavares nuovo presidente, può davvero cambiare le cose? Quali sono le cose che vanno cambiate? Serve una gestione più trasparente dei soldi? Serve una gestione più “giovane” della Federazione?
La mia opinione è che deve cambiare. Però questa decisione dipende soltanto dai Presidenti delle Federazioni poiché sono loro che votano affinché ci siano le elezioni. Si convocano le elezioni soltanto se la maggioranza dei Presidenti le vogliono, oppure se c’è una rinuncia da parte di quelli che hanno l’incarico attualmente. Però, indipendente da quello che potrà accadere, a partire da adesso chi prenderà o continuerà con l’incarico sa che la trasparenza nello sport è fondamentale. Che diventare professionisti è la strada affinché persone capaci possano assumere questi ruoli. Abbiamo perso molto tempo e non abbiamo approfittato di tutti i titoli conquistati. Come può una Nazionale che raggiunge 7 titoli mondiali e riceve più di 80 millioni di Reais trovarsi con un bilancio negativo di 3 millioni di reais? È triste, però è la realtà.

Tutti questi movimenti, a due anni dai Mondiali in Colombia, possono destabilizzare il clima della Seleçao?
Credo di no, ma se creerà problemi è il prezzo da pagare. O sarebbe stato meglio lasciare stare con i debiti che aumentavano e lo sport che non cresceva? Abbiamo molto tempo per ricostruire e mettere a posto la casa, abbiamo grandissimi giocatori e abbiamo una grande capacita di sacrificio. Questo è sufficiente per affrontare il Mondiale in Colombia in buone condizioni e di tempo ne abbiamo poiché mancano due anni.

Di fronte a questo cambio della CBFS tornerete a vestire la maglia della Nazionale? Cambierà anche il commissario tecnico? Torneremo a vedere i più grandi giocatori del mondo con la maglia della Nazionale brasiliana?
Indipendentemente da quello che succederà, io non giocherò più per la Nazionale. Il motivo è semplice e già l’ho detto tempo fa: ci sono giocatori in migliori condizioni di me e io non riuscirei più a seguire il livello che la Nazionale chiede. Ho quasi 37 anni e tanti infortuni alle spalle. L’altro motivo è perché sono entrato in questa lotta per chiarire tutto e tornare a giocare per la Nazionale andrebbe contro quello che penso. Lottare per far fuori i direttori della CBFS e poi sfruttare la situazione non è quello che voglio e non lo farei. Per questo non torno a giocare e non avrò nessun incarico dentro la CBFS e non sto facendo nessuna campagna a favore di un possibile candidato. Questa è soltanto una mia decisione, personale e non rappresenta il gruppo di giocatori. Parlo per me. Gli altri non so se torneranno a giocare per la Nazionale. Sull’allenatore non sono io che decido, ma il presidente della CBFS. Cosi come chi sceglie il presidente sono i presidenti delle federazioni.

*N.B. Si ringrazia Vinicius per la disponibilità e la grande onestà intellettuale dimostrata. Un sentito grazie anche a Gabriel Lima che, facendo da tramite, ha permesso questo interessante approfondimento verso il mondo del futsal brasiliano.


Matteo Santi



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