Amareggiato, ma con una grande voglia di conquistare la Serie A sul campo. Carlo Giannini, presidente onorario della Carlisport Cogianco, si racconta in un'intervista a Calcio a 5 Live.

Presidente, come ha preso la notizia del mancato ripescaggio in Serie A?
La notizia era preventivata dalle voci insistenti che erano contrari al nostro doppio salto. Non l'ho presa bene ma più che altro per la motivazione, dover leggere che la nostra domanda di ripescaggio è stata ritenuta non in linea con la normativa Federale e di Lega come da Comunicato Ufficiale 1 della LND del 1 luglio 2014 mi lascia basito. Tutti sapevamo che la nostra domanda, avvenuta soltanto dopo che la Divisione ha riaperto i ripescaggi alle non aventi diritto, aveva bisogno di una deroga alle Noif e da quello che si evince dal comunicato questa non è stata richiesta. Tutto ciò ci lascia sconcertati: a questo punto, perché riaprire i termini? Vorremmo delle spiegazioni. Ci speravo, certo, ma non sono il tipo che ama scavalcare le difficoltà. Credo che la Carlisport Cogianco per storia e per bacino d'utenza si meritava di stare in Serie A in modo indiscutibile. In queste settimane ho subito attacchi personali per questa domanda di ripescaggio, qualcuno mi ha voluto ricordare di essere fallito con la Cogianco, cosa non solo falsa ma anche offensiva, e per questo non ero una persona da prendere in considerazione. Mi dispiace perché spesso parlano persone che fanno i dirigenti, magazzinieri, persone che mettono l'anima nel futsal ma che alla fine non tirano mai fuori neanche un euro dalle loro tasche e cercano di fare la morale a noi presidenti che comunque ci mettiamo sì la passione, ma che non siamo dei meri gestori, bensì veri e propri mecenati.

Il presente si chiama Serie A2: quali pensa possano essere le antagoniste per la vostra lotta alla promozione?
Giocheremo per coronare il sogno di arrivare in A senza dover ringraziare nessuno. Le antagoniste saranno tutte, sarà una stagione difficile con trasferte lunghe e dispendiose, con una certezza: al PalaCesaroni si registrerà di nuovo il tutto esaurito, e daremo lustro a tutti i castelli romani. Ho letto della promozione in A di squadre squadre, cioè che saranno promosse le vincenti dei due gironi e due vincenti i playoff. Mi domando chi ha preso questa decisione. Le voci parlano che lo hanno deciso le 10 sorelle della Serie A, credo fosse più giusto che fossero i presidenti dell'A2 a partecipare a questa decisione, e si sarebbe forse potuto far salire in A la vincente della Coppa Italia.

Il mercato è chiuso o ci dobbiamo aspettare altre novità?
Il mercato credo quasi chiuso, ma se ne occupano il mister Micheli e il direttore sportivo D'Ario, loro meglio di me sanno cosa succede.

Come procede il rapporto con la parte Carlisport?
Come in tutte le unioni societarie, ci si studia, si fanno passi l'uno verso l'altro e si cerca di comprendere cosa meglio si possa fare insieme. In questi due mesi il lavoro era perfetto con pochi scricchiolii, ma ora dopo questa gestione della risposta da parte della Divisione, dopo gli attacchi ricevuti e dopo aver scoperto i falsi amici che ci circondano, ci siamo uniti in modo indissolubile, credo che la nostra unione darà una linfa nuova a questo sport. Giocando in A2, possiamo certamente puntare ancora più su i giovani. Mi ha creato un imbarazzo leggere che una delle squadre più serie e più titolate nel settore giovanile in Italia abbia puntato su ragazzi italo-brasiliani minorenni per farli diventare i nuovi formati: premesso che sono nelle regole e per questo non ho assolutamente nulla da eccepire, spero che tutti noi cercheremo di puntare sui giocatori italiani, anche per creare un futuro certo ad uno sport fantastico.

Chi vede favorita per lo scudetto?
Credo che Pescara ed Asti dovrebbero essere le più accreditate, ma mi piace molto la Lazio: costruita bene, con giocatori che hanno fame di vincere ed un gruppo di lavoro molto buono. E poi sinceramente spero che il Latina raggiunga i playoff e la Final Eight.

Un messaggio ai tifosi della Carlisport Cogianco?
Solo di riempire il tempio del calcio a 5, abbiamo bisogno di loro!

Vincenzo D'Avino

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