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E' il turno di Scalambretti e Tiziano Chilelli: "Sono un giocatore come gli altri, non il fratello del presidente"

 11/08/2014 Letto 1016 volte

Categoria:    Giovanili
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    SS LAZIO





In questo inizio settimana, mentre si avvicina a grandi passi la ripresa dell’attività sportiva almeno per quello che riguarda la Prima Squadra, il nostro “FocusGiovani” punta l’obiettivo esplicitamente sull’Under 21 e su due elementi, Federico Scalambretti e Tiziano Chilelli, entrambi classe 94’, ultimo e pivot, attesi tra i protagonisti della stagione della massima categoria giovanile, chiamata a difendere il titolo di Campione d’Italia conquistato lo scorso anno dai ragazzi della precedente gestione.
 

FEDERICO SCALAMBRETTI - Nato a Roma il 29 gennaio 1994, è impiegato generalmente come centrale difensivo e si è appena svincolato dalla Sporting Lodigiani, con cui ha affrontato la Serie B, a cui però ora la società biancorossa ha rinunciato ad iscriversi. “Penso che arrivare in una società come la Lazio sia un ottimo traguardo – dice – ed un bel riconoscimento per il lavoro svolto in questi anni, ma allo stesso tempo un punto d'inizio per andare sempre più avanti e fare  meglio”. Meglio, per uno che è arrivato ad un passo dall’Azzurro dell’Under 21 può voler dire poche cose: “Importanti sono principalmente gli obiettivi di squadra, partire alla grande con la Super Coppa e poi confermare quanto fatto l'anno scorso (Scudetto). Il mio invece, ovviamente giocare il più possibile che in una squadra così forte non è certo scontato e cercare di arrivare in Nazionale, visto che l'anno scorso c’ero andato molto vicino…”.

TIZIANO CHILELLI - Il minore dei fratelli Chilelli ma già colonna de L’Acquedotto nelle categorie giovanili, è nato a Roma il 28 Giugno 1994 e con la società alessandrina è arrivato con merito fino ai playoff di Serie B. Per lui, con L’Acquedotto nel sangue e la Lazio nel cuore da sempre, il passaggio è sicuramente molto particolare: “Quando ho saputo che Daniele non avrebbe più giocato con L’Acquedotto e che la squadra non si sarebbe iscritta mi è dispiaciuto molto, ma arrivare alla Lazio è una cosa meravigliosa e per me che sono laziale lo è ancora di più”. Chiamarsi Chilelli ne L’Acquedotto può portare pressioni, continuare così anche alla Lazio poi… ma lui è abituato a farsi valere in campo e taglia corto: “Quando sei contro un avversario non conta nulla di che famiglia sei. Io nella Lazio, sono un giocatore della Lazio, non il fratello del presidente della società”. Una società che non sta certo nascondendo i suoi intenti per l’Under 21: “Vogliamo vincere – conferma Tiziano - è stata allestita una rosa molto forte, abbiamo l'obbligo di vincere!”. Poi, lo hanno fatto in molti e proprio lui che in qualche modo la famiglia Chilelli la rappresenta, non può esimersi dell’ennesimo pensiero per Giacomo Luongo: “Voglio fargli l’in bocca al lupo ed i migliori auguri di rapida guarigione. Dai Mostro, ti aspettiamo in campo!”.


*foto Marta Cantarelli
Riccardo Magni
Ufficio Stampa Lazio



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