Intervista al giovane Vanni Giuliani che sposa ancora una volta il progetto del Sammichele. Il motivo della sua scelta? Semplice: "Società seria e con un progetto ambizioso. Qui l'ambiente migliore per crescere".

Cosa ti ha spinto a restare anche quest’anno a Sammichele?
Ho scelto ancora di giocare per il Sammichele perché è una società seria e quest’anno più ambiziosa degli anni scorsi. C’è un progetto serio con obiettivi importanti e sono felice abbiano puntato ancora su di me: fondamentali nella mia scelta sono stati Ivan Zerbini e mister Guarino, che mi hanno fatto capire come possa ancora migliorare sotto molti aspetti e che Sammichele è l’ambiente migliore per farlo.

Quale consideri l’elemento più importante all’interno di una squadra?
In una squadra, elemento fondamentale è il mister: è lui il cervello e da lui parte tutto il lavoro che noi giocatori dobbiamo poi fare in campo.  Subito dopo il mister, viene il gruppo, e per noi non è mai stato un problema all’interno dello spogliatoio crearne uno unito.

Quale partita consideri la più importante o emozionante della tua carriera fino ad ora?
La partita più emozionante che fin qui ho giocato è quella dell’anno scorso in under 21 contro il Corigliano: una partita al cardiopalma dove io e la squadra abbiamo dimostrato di avere carattere e voglia di vincere.

Qual è il tuo idolo?
Idoli veri e propri non ne ho, ma mi ispiro molto a Pablo Ritacco, ex U.S. Polignano. Oltre ad essere un mio amico, mi ha insegnato molto riguardo il calcio a 5 e a lui devo molto.

Un messaggio ai tifosi per la prossima stagione?
Spero che questo che sta per iniziare sia un anno “storico” per la società e anche per me: prometto ai tifosi che lavorerò duramente per migliorarmi e quando sarò chiamato in causa darò tutto in campo. Spero che quest’anno il palazzetto sia sempre pieno e che si crei entusiasmo intorno alla squadra, gli ingredienti per far bene ci sono tutti, ora tocca a noi!

Ufficio stampa

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