Dopo il tris servito a luglio con gli acquisti di Sgolastra, Peruzzi e Janjic ecco che il Città di Sestu cala il poker con l'acquisto del forte mancino cagliaritano Luca Ruggiu. Per Cocco un ulteriore colpo che arricchisce il suo scacchiere e consente al tecnico dei sestesi ulteriori scelte e soluzioni tattiche. Per Ruggiu un ritorno alla serie A1 lasciata con il Cagliari Futsal con la retrocessione nella stagione 2010/2011.

Andiamo a conoscere meglio il giovane ventiquattrenne sardo calcisticamente  nato nella scuola calcio della Ferrini Cagliari e Quartu 2000, per poi passare per anni nel settore giovanile della Sigma fino  all’ultimo anno di allievi in cui ha vestito la maglia dell’Atletico Calcio. Dopo la crescita nei migliori settori giovanili di calcio a 11 ci fu il passaggio al calcio a 5 con il Basilea dove, in tre stagioni ha vinto tantissimo a livello giovanile e di prima squadra prima dell'approdo definitivo nel Cagliari futsal che lo ha avuto nelle sue file per quattro stagioni tra la serie A1 e la A2.

Quali sono stati i motivi che ti hanno spinto a questo trasferimento dopo 4 anni con il Cagliari?
Ho passato anni splendidi al Cagliari ma  tornare in A1 dopo tre anni è uno stimolo davvero grande. L'ambizione personale di mettermi in gioco e capire se posso dire la mia in questa categoria lavorando sodo tutti i giorni e ritagliandomi uno spazio in questo gruppo. Inoltre l'opportunità di confrontarmi contro grandissimi giocatori e magari rientrare nel giro di quella nazionale che ho accarezzato in più  di una circostanza.

Come vedi delinearsi la serie A1?
Sarà un campionato difficilissimo, squadre attrezzate con giocatori di grandissimo livello tecnico e tattico. Sarà una vera e propria battaglia per noi. Ogni sabato dovremmo scendere in campo con il coltello tra i denti per portare a casa punti preziosi. Credo che ci saranno due tronconi con 6/7 squadre che si giocano il titolo ed altre 4/5 che staranno a lottare per non retrocedere. Essendo anche meno squadre sarà molto dura per noi, dovremmo essere bravi da subito anche se il calendario, come inizio ci ha riservato delle vere e proprie "mission impossible".

Dopo le pirotecniche quattro sfide che hanno caratterizzato il derby sardo tra Sestu e Cagliari nella passata stagione, come si senti ora ad allenarti e giocare per il Città di Sestu?
Conoscevo già molto bene l'ambiente avendo giocato con il mister Cocco, Rufine, Massa e Sgolastra nella nazionale under 21. Inoltre, apparte Slobodan, gli altri ratgazzi li ho sempre incontrati come avversari ma, fuori dal campo con molti di loro siamo amici e ci conosciamo da anni. L'accoglienza è stata davvero ottima e conoscere tutti sta velocizzando il mio inserimento nel gruppo. La sfide della scorsa stagione sono state davvero epiche tra due squadre fortissime che hanno disputato un campionato di A2 superlativo ed inoltre questo palazzetto di Sestu mi evoca fantastici ricordi con le reti nei quarti di finale ed in semifinale della Final Eight di Coppa Italia disputata a marzo. Spero che sia di buon auspicio per questa stagione e di poter esultare tante volte davanti al pubblico sestese.

Che ruolo prediligi in campo e che spazi speri e pensi di poterti ritagliare in questa stagione?
Solitamente gioco nel ruolo di laterale e all’ occorrenza in quello di centrale difensivo ma cambia poco per m;, cerco di sfruttare le mie qualità in fase offensiva sia nelle azioni manovrate che sui calci piazzati. Ovviamente curo molto anche la fase difensiva perché un giocatore di futsal deve cercare di essere completo in tutti gli aspetti. Cercherò di mettere in difficoltà il mister Cocco nelle scelte e soprattutto di ritagliarmi uno spazio sempre più grande ed importante all'interno della rosa. Abbiamo veramente tantissimi giocatori di qualità, sarà mio compito farmi trovare pronto ogni qualvolta il mister avrà bisogno di me.

Ufficio stampa

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