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Benvenuti e il ritorno in C: «Noi dobbiamo salvarci»

 02/09/2014 Letto 655 volte

Categoria:    Femminile
Autore:   
Società:    BORUSSIA





A margine della festa dei calendari, l'allenatrice del Borussia commenta le prime giornate e il campionato che sarà. Per lei, con una ventennale carriera alle spalle, un gradito ritorno in Serie C.

Cinzia, al primo turno la Fenice. Come giudichi questo sorteggio?
Sappiamo essere un'ottima squadra. Con loro abbiamo giocato le più belle partite nella scorsa stagione. Giocano un ottimo calcio a 5: certamente è una partenza complicata. Certo, poi comunque bisogna giocare con tutti, per ora il calendario non l'ho guardato attentamente.

Obiettivi?
Innanzitutto piedi per terra. Dobbiamo salvarci e stiamo lavorando in quella direzione. Certo, cominciare il 13 settembre non aiuta.

Troppo presto?
Sì, così è dura. Difficilmente in queste categorie puoi chiedere alle ragazze di allenarsi a ferragosto. È una partenza un po' anticipata, ma proveremo a dare il massimo: la forma arriverà più avanti. Le prime gare saranno di rodaggio e forse lasceranno il tempo che trovano, non siamo solo noi su questa barca. Magari chi punta a vincere è partito un po' più in anticipo prendendo la cosa più seriamente. Io ho dato una pre-preparazione alle ragazze e abbiamo cominciato il 25.

Alle spalle un'amichevole di lusso con la Ternana.
Sì, abbiamo fatto un mini ritiro ad Acquasparta e giocato due partite: una contro una squadra di D umbra, l'altra contro la Ternana. Siamo ancora imballate nonostante abbiamo cercato di ricominciare nella maniera più graduale possibile. Faremo altre amichevoli per farci trovare pronti alla prima di campionato.

La tua squadra è in C, tu torni in una categoria che ti appartiene maggiormente rispetto ad una D. Può essere un valore aggiunto la tua esperienza?
Non sta a me dirlo. Mi ritengo una vecchietta che a 50 anni, con 25 di esperienza alle spalle, ha ancora qualcosa da insegnare. Spero che le ragazze prendano quello che io e il mio staff stiamo insegnando loro e ne facciano tesoro in campo.

Matteo Santi



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