Che fosse una campionessa in mezzo al campo non ne avevamo dubbi, ma Lucileia lo è anche fuori dal rettangolo di gioco. Ormai è un personaggio, in Italia e nel Mondo, tanto da essere riconosciuta per strada. Dal Pallone d'Oro alla partita giocata all'Olimpico con i campioni della Lazio, fino all'accoppiata Coppa Italia-Scudetto. Lù riparte da dove aveva lasciato, con l'obiettivo di ripetersi e con la sua umiltà di sempre.

LUCILEIA - Ripetersi, già perché fare di meglio dello scorso anno è praticamente impossibile. Nel calcio a 5 femminile, al momento, è così: se vinci tutto in Italia, puoi soltanto ripeterti. Magari cominciando dalla Supercoppa, unico stimolo per migliorare un'annata perfetta. “Abbiamo voltato pagina – dice la brasiliana -. La voglia di vincere non mi manca, nonostante su di noi ci sia tanta pressione addosso. Tutti si aspettano tanto, siamo una squadra esperta e pronta per dimostrare il nostro valore anche stavolta”. Durante la presentazione della squadra, che si è svolta mercoledì scorso al Due Ponti, la società si è detta convinta “di aver completato alzando ancora di più il livello di competitività della rosa”. Ma è realmente migliorabile quella che è stata definita da tutti la Lazio dei record? “Sì, sempre si può migliorare”. Se lo dice lei, allora ci fidiamo: “Nelle piccole e nelle grandi cose. Anche la dirigenza sta facendo un grosso sforzo per avvicinarsi sempre più al mondo del professionismo. Quanto alla rosa, le nuove si stanno integrando davvero bene. L'anno scorso, quando sono arrivata io, le mie nuove compagne mi fecero sentire subito a casa. Adesso stiamo facendo la stessa cosa con loro”.

HABITAT - Nonostante il calcio a 5 femminile non stia attraversando un momento particolarmente florido, Lucileia, portata in Italia dal Sinnai, ha trovato nella Lazio la sua dimensione ideale: “Una grande giocatrice deve giocare in una grande società. Mi ritengo fortunata perché questo club mi ha dato tanto, tra cui tanta visibilità e immagine, gliene sarò sempre riconoscente. Mi sento questa maglia addosso e difendo i suoi colori con il cuore. Il movimento dl futsal italiano è in crescita, ma tutti noi – giocatrici, società, dirigenti e addetti ai lavori – dobbiamo fare qualcosa di più per accelerare questo processo. È vero che l'importante è vincere, ma non solo dentro al campo, anche fuori”. Lo scorso anno abitava a Finocchio, ora è a Fiano, a due passi dal palazzetto: “Roma è Roma, non ci sono parole per descriverla. Ma anche dove sono adesso mi trovo bene, i cittadini mi fermano e mi chiedono informazioni sulla Lazio. Stiamo cercando di coinvolgerli con tante iniziative, nella speranza che domenica, contro la Ternana, il palazzetto sia pieno”. Già, perché una così vale la pena vederla giocare a pallone.

Francesco Puma

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