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Greg Giovenali, il Re dei Kangaroos: "In Italia ho conosciuto il vero calcio a 5"

 23/09/2014 Letto 1512 volte

Categoria:    Vari
Autore:    Redazione
Società:    VARIE





Gregory James Giovenali è un pivot italo australiano, classe 1987, nato a Sidney, nazionale australiano ed ex Lazio. Con i “Canguri” ha persino giocato gli ultimi Mondiali, a Bangkok, in Thailandia, nel 2012, dove ha affrontato anche gli Azzurri e dove ha giocato tre partite realizzando un gol nella vittoria per 3-1 sul Messico. Conosce il futsal da piccolo, grazie al papà, poi fa la sua esperienza italiana che risale a qualche anno fa quando Gregory approdava nel Belpaese a soli sedici anni. Iniziava dalle giovanili, vince il campionato under 21 nel 2007, per poi arrivare alla prima squadra della Lazio, in Serie A. Seguirà una parentesi anche al Salaria Sport Village ed alla Virtus Aurelia, quindi il ritorno in Australia, dove vive a Castle Hill, nel New South Wales. Anche suo fratello Wade gioca a futsal, nella stessa squadra, il Dural Warriors.

Ciao Greg, ben trovato! Sono passati alcuni anni dalla tua esperienza italiana. Quali sono i ricordi più belli che conservi di quegli anni nel nostro Paese?
"Ovviamente in Italia ho conosciuto il vero calcio a 5, allenandomi insieme a giocatori di massimo livello. E’ stata un’esperienza molto difficile ma anche divertente. I ricordi più belli sono sicuramente la vittoria dello scudetto con l’Under 21 alla Lazio e la convocazione con la nazionale italiana Under 21".

Cosa ti manca di più dell’Italia?
"Quando ero in Italia ho creato tante amicizie, dentro e fuori il campo, e tuttora parlo con tanti miei amici italiani. A dire la verità, la cosa che mi manca di più sono gli allenamenti fatti ogni giorno. Qui mi alleno 2/3 volte alla settimana, dopo il lavoro e l’università, e non con la stessa intensità di un allenamento fatto in Italia. Per fortuna che mia nonna cucina per me, così posso continuare a mangiare cibo italiano".

Ora giochi in Australia, quanta differenza c’è tra il nostro futsal e quello australiano?
"Per me la differenza più grande sta negli allenamenti. Ovviamente allenandosi ogni giorno, si impara molto di più. Qui è molto difficile allenarsi ogni giorno, anche con la nazionale ci alleniamo poco. In Italia i ragazzi vedono nel calcio a 5 un futuro, dove magari poter guadagnare un po’ di soldi, invece in Australia non ci sono guadagni ed i ragazzini provano il calcio a 5 solo dopo aver giocato a calcio".

Quanto ti ha emozionato giocare nella nazionale australiana negli ultimi tempi con tuo fratello Wade?
"E’ sempre bello giocare con i squadra tuo fratello. Sono stato fortunato a giocare anche con l’altro mio fratello, Rhys, nel 2009, a Jakarta, prima che si infortunasse costringendolo a smettere. Sfortunatamente non abbiamo giocato mai tutti e tre insieme in nazionale. Ora penso alle intere giornate in cui abbiamo giocato per strada, vicino a casa, quando eravamo piccoli, sognando di giocare con la nazionale. Ora viviamo i nostro sogni, insieme!"

Quali sono i tuoi obiettivi futuri in questo fantastico sport?
"Mi piacerebbe fare un’altra esperienza all’estero. Ora sono un po’ invecchiato, ho 27 anni, sono molto più esperto di prima, ovviamente. Ora però sto pensando alla mia squadra, il Dural Warriors con cui giocherò la Champions asiatica di futsal per la seconda volta".


Francesco Dell'Orco



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