Impegno delicato per il Carbognano United che ospiterà al “Rosa Bianconi” la capolista Villa Aurelia. Un match in cui si fronteggeranno il miglior attacco  del girone, quello degli ospiti con 17 gol  fatti, contro una difesa del Carbognano da appena sei gol subiti. Nelle rose delle due squadre inoltre troviamo la presenza di tre dei quattro giocatori più prolifici del girone A dal punto di vista realizzativo. La compagine viterbese potrà contare sul ritorno di Daniele Buzi dopo la giornata di squalifica, mentre Alessandro Morandi sarà costretto a osservare ancora un turno di stop. Dovrebbero essere recuperati in extremis i due fratelli Carosi: Valerio ha accusato dei problemi fisici durante la settimana, mentre Stefano è stato rallentato da dolori alla schiena. A Valerio Carosi abbiamo chiesto un parere sull’importante impegno di campionato e sull’ottima partenza della sua squadra.

Sabato siete attesi dalla sfida contro la capolista Villa Aurelia. Che gara si aspetta?
“Arriviamo un po’ acciaccati. Senza dubbio sarà una partita difficilissima e molto complicata, ma del resto di partite facili non ce ne sono: come abbassi un po’ il ritmo, l’avversario prende subito il sopravvento. Noi siamo un gruppo con tanti giocatori nuovi in questa categoria e all’inizio della stagione non sapevamo cosa aspettarci non conoscendo il valore delle altre squadre”.

In serie D ha sempre fatto valere le sue ottime doti offensive, primeggiando nelle classifiche marcatori. Nel primo approccio con la C2 non si è smentito e ha subito messo a segno 5 reti dopo appena tre giornate.
“Provo in ogni partita a fare più gol possibili e la squadra mi sta aiutando molto bene in questo. Non ho in testa un obiettivo di gol prefissati perché l’unica cosa che conta è la vittoria, poi se arrivo lassù nella classifica marcatori tanto meglio”.

Ha riscontrato delle nette differenze tra le difese incontrate in D e quelle attuali della serie C2?
“In questa categoria ci sono avversari più difficili da trattare e squadre più organizzate. Tutti provano a giocare e ad attaccare, mentre in serie D trovi molte squadre che si chiudono dietro per tutta la partita e per certi versi ti mettono in difficoltà. Qui, invece, ti concedono più spazio e sono più ostici da affrontare”. 

Elia Modugno

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