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Serie A femminile, se sarà  Serie A d'Elite (2 gironi da 8 squadre) non avremo più scuse

 24/10/2014 Letto 818 volte

Categoria:    Femminile
Autore:   
Società:    VARIE





Non c'è stato solo l'annuncio di Menichelli alla guida della prima storica nazionale femminile italiana di calcio a 5, ma l'assemblea indetta dalla Divisione Calcio a 5 ha portato sostanziali e importanti novità anche per ciò che riguarda la struttura della Serie A femminile.


LA NAZIONALE E GLI STAGE – Come annunciato, dal primo gennaio 2015 partirà il mandato di Roberto Menichelli sulla panchina della nazionale femminile. Stando poi alle prime ricostruzioni, di lì, a stretto giro di boa, verranno anche indetti una serie di stage atti a tastare il terreno nei primi mesi del mandato Menichelli.

LA SERIE A D'ELITE – L'altro grande passo, da tutti invocato, è una Serie A più credibile. La Divisione sembra essersi decisa, in tal senso, a compiere il grande salto. Non sarà girone unico, come qualcuno si auspicava, ma verrà creata una Serie A d'Elite con due gironi (centro-nord e centro-sud) da 8 squadre ciascuno (motivo? I costi sempre al centro dei pensieri). Sedici squadre che usciranno dal campionato in corso: le prime cinque di ogni girone e la migliore sesta, in pratica, quelle che andranno ai playoff. Questo, ovviamente, aggiungerà ulteriore pepe ad una competizione che, così facendo, aumenterà il suo carico agonistico. Tutti, o almeno chi ne ha le potenzialità, vorranno salire sul carro dell'Elite... Sembra poi che nella stagione 2015/2016 le prime 4 di ogni girone d'Elite andranno a formare un ulteriore girone da 8, dal quale le prime quattro finiranno per fare i playoff scudetto. Insomma, una formula accattivante, ma che deve trovare dei riscontri ufficiali. Ma la cosa più accattivante è che qualunque squadra, che sia di Elite o non, potrà competere per il tricolore, con una modalità ancora tutta da scoprire. Vedremo se sarà davvero così.

LA SERIE B – Contestualmente con la nascita della Serie A d'Elite, verrà istituita la Serie B. La cadetteria dovrebbe essere composta da 3 gironi di 12 squadre ciascuno. Sarebbe stata anche presentata la possibilità di eliminare i playout in questa stagione, facendo sì che ci siano solamente tre retrocessioni (le ultime di ognuno degli attuali gironi). Conti alla mano, in una ipotetica Serie B 2015/2016 a 36 squadre, resterebbero 21 squadre dall'attuale stagione (40, meno le sedici dei playoff, meno le tre retrocessioni) e dovrebbero essere 15 le promozioni dal regionale.

ANALISI FINALE – Insomma, segnatevi questa data (23 ottobre 2014), perché potrebbe restare negli annali come il giorno della svolta del movimento femminile. Fra l'ufficializzazione della Nazionale in rosa, la creazione di una Serie A d'Elite e di una cadetteria interregionale, potremmo definitivamente proiettare il mondo del calcio a 5 femminile nel futuro, a distanza di tre anni dal primo esperimento di Serie A. Il primo passo è stato mosso, ora sta a tutti quanti noi remare nella stessa direzione: Divisione, società e addetti ai lavori. Perché ora non abbiamo più scuse alle quali appellarci. Questo è un segnale forte, il segnale che tutti attendevamo con ansia e trepidazione. Qualcosa sta per cambiare o, per lo meno, può davvero farlo.


Matteo Santi



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