La squadra del presidente Biasillo si conferma meritatamente imbattuta sul campo. L’ostica trasferta di Podgora, peraltro giocata sul sintetico, termina con un pareggio, amaro soprattutto per come è maturato, visto che i locali sono riusciti a segnare il 2-2 a cinque secondi dallo scadere.

PRIMO TEMPO - Il Gymnastic parte col piglio giusto, il Podgora è attento in difesa e si affida alle ripartenze di Ciuffa, tra i migliori dei suoi. Col passare dei minuti la squadra di mister Treglia aumenta il baricentro del gioco ed insidia in più occasioni la porta di Ciarla. Al 10’ Bisecco, su schema da calcio di punizione, arriva al tiro, Ciarla respinge e Pannozzo non riesce ad insaccare da pochi passi. Al 15’ è Riso a non sfruttare al meglio uno splendido uno-due tirando su Ciarla in uscita. Stessa sorte per Colacicco che non riesce ad essere freddo sottoporta. Come nelle migliori tradizioni calcistiche, è il Podgora a passare in vantaggio. Il Gymnastic salito in pressione si fa trovare scoperto e ne approfitta Zacchino, bravo a ripartire in contropiede ed a segnare di punta da fuori area. Sotto di una rete, il Gymnastic rischia anche di prendere il secondo gol, ma Petrella è pronto in uscita e devia in calcio d’angolo.

SECONDO TEMPO - Nella ripresa, gli ospiti partono forte e nel giro di dieci minuti ribaltano il risultato. Al 1’ Teseo si fa trovare pronto sul secondo palo, tramutando in gol l’assist di Guastaferro. Al 9’ Riso inventa una splendida rete direttamente da calcio di punizione. L’inerzia della partita è chiaramente a favore del Gymnastic, che, seppur padrone del campo, ha il demerito di non chiudere l’incontro. Colacicco prima e soprattutto Gustaferro si divorano occasioni su occasioni lasciando in bilico il punteggio. Al 28’ accade l’incredibile. Il pivot del Podgora cade in area senza fallo e l’arbitro lascia proseguire. Il pubblico inizia ad inveire contro Riso, con minacce ed insulti razziali di pessimo gusto. Il presidente si dirige verso gli spalti nel tentativo di calmare gli esagitati, alcuni anche tesserati per la società di casa, evitando che la situazione degeneri. L’arbitro, nonostante i continui insulti razziali subiti da Riso, espelle incredibilmente il presidente Biasillo. Di lì a poco viene espulso anche Treglia, senza un vero motivo. Rimasti senza guida ed in un clima tutt’altro che sportivo, i giocatori del Gymnastic subiscono il quinto uomo del Podgora, che ha il merito di crederci fino alla fine. Quando ormai sembra finita, Ciuffa, dopo uno scambio sul laterale, ha la freddezza di segnare il 2-2. In quell’istante l’arbitro fischia la fine, lasciando un sapore in bocca amarissimo per i fondani.

BIASILLO - "Il pareggio è un risultato positivo - ha dichiarato Biasillo a fine gara - e ci consente di restare imbattuti sul campo, anche se brucia per il modo in cui lo abbiamo ottenuto. Stavamo già pregustando i tre punti, quando è arrivata la doccia fredda allo scadere. Ora il pensiero va direttamente al derby, con l’unico obiettivo di tornare a vincere. Mi spiace solo sottolineare i gravi insulti razziali che sono stati rivolti ad un mio giocatore. È qualcosa che non vorrei sentire in nessun campo e per quello avevo cercato di calmare gli spalti. L’arbitro, invece di ringraziarmi, ha male interpretato il mio gesto, cacciandomi dal campo. Sono certo che in federazione adotteranno le giuste misure affinché quello che è accaduto oggi non debba più ripetersi".  

Gymnastic Fondi: Petrella, Fiore, Carnevale, Mastromattei, Capomaggio, Pannozzo, Teseo, Bisecco, Colacicco, Guastaferro, Riso

Ufficio Stampa Gymnastic Studio Fondi

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