La sconfitta contro il Divino Amore ha lasciato il segno. Gli ultimi risultati della squadra, che in campionato non vince dal 25 ottobre e nelle ultime sette gare ha collezionato solamente tre punti, hanno, infatti, convinto Marco Bonanni a rassegnare le dimissioni.


SCELTA DOLOROSA – A commentare e soprattutto spiegare la decisione dell’ormai ex tecnico gialloblù ci pensa Alessio Bonanni: “Marco ha preso questa scelta per il bene della squadra. Per lui non è stato semplice, credo sia molto da apprezzare il suo gesto. Ha fatto un passo indietro sperando di dare una scossa a tutto l’ambiente, anche se non era di certo lui il problema, e non dico questo solamente perché sono il fratello. Sappiamo benissimo, però, che, quando le cose non vanno, la colpa ricade sempre sull’allenatore. La società ha accettato le dimissioni e adesso sta valutando le possibili alternative”.

MESE DIFFICILE – Le dimissioni sono arrivate al termine di un periodo nero e avaro di soddisfazioni: “Da un mese stiamo vivendo una situazione di assoluta precarietà - continua il direttore generale -. Tra infortuni, squalifiche e un paio di addii la squadra ha sempre dovuto fare i conti con una condizione di continua emergenza, che ha reso tutto più complicato. Anche contro il Divino Amore abbiamo avuto la partita in mano per trenta-quaranta minuti e poi siamo crollati. Il risultato negativo, considerando anche che si trattava di uno scontro diretto, ha fatto sì che mio fratello si dimettesse”.

PALERMO E BIASINI AL LAVORO – Adesso si è aperta la caccia al sostituto: “Se ne occuperanno il presidente e il direttore sportivo - confessa Bonanni -, mentre io prenderò un po’ le distanze dalla prima squadra. Avendola costruita io, è giusto che mi assuma le mie responsabilità. Mi aspettavo dei risultati diversi e sono sicuro che arriveranno nel girone di ritorno, ma, vista l’attuale situazione, credo che anche da parte mia sia corretto fare un passo indietro. Non lascerò l’incarico di direttore generale, ma d’ora in poi il mio sarà un lavoro più a 360 gradi, anche perché non dobbiamo dimenticarci che ci sono tredici formazioni di cui bisogna occuparsi. Al nuovo mister, come detto, penseranno altri. Di sicuro serve qualcuno che dia nuovi stimoli a quei ragazzi che, conoscendo Marco da diversi anni, ultimamente forse si sono un po’ adagiati. Sul valore della rosa, però, continuo a non avere dubbi. Sono certo che i risultati arriveranno presto”.


Antonio Iozzo

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