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Moroni, l'ora del riscatto: «Fra noi non ci sono architetti, siamo tutti muratori»

 18/12/2014 Letto 648 volte

Categoria:    Serie C1
Autore:   
Società:    ANNI NUOVI CIAMPINO





Dopo tre giornate senza vittorie, l'Anni Nuovi Ciampino va alla ricerca del riscatto ospitando al PalaTarquini il Città di Paliano. È il capitano e veterano della squadra Alessandro Moroni a suonare la carica per i suoi.

MORONI – Tre partite senza vincere, le sconfitte con Albano e Lido, inframezzate dal pari con la Lazio Calcetto, hanno fatto scivolare l'Anni Nuovi a metà classifica. La squadra di De Bonis vuole però tornare a sorridere, a partire da questo sabato, quando al PalaTarquini arriverà il Paliano che in classifica ha solamente un punto in più dei gialloblu. “Sarà una gara difficile – commenta Alessandro Moroni -. Sono molto obiettivo e ammetto che mentalmente non stiamo benissimo. Da parte nostra c'è grande voglia di riscatto, ma i risultati, dopo un inizio promettente, sono stati poco felice. L'avevamo anche messo in preventivo di poter avere un calo: siamo una neopromossa e fra infortuni e qualche pecca a livello di mentalità, abbiamo sofferto un po' la categoria. Ma ripeto, da parte mia, dei giocatori e di tutto lo staff, c'è un'enorme voglia di riscatto. Non siamo quelli che hanno perso col Parioli o pareggiato con la Lazio Calcetto. Vogliamo ripartire, ricominciando a mettere in campo quel calcio a 5 che abbiamo fatto vedere ad inizio campionato. Intorno a noi si era creato anche un certo interesse mediatico, tutti si domandavano dove saremmo potuti arrivare. Ecco, dobbiamo capire che in questa squadra non ci sono architetti, ma che siamo tutti muratori. Dobbiamo essere umili, perché solo l'umiltà può portarci avanti”.

IL PALIANO - Una bella metafora quella dell'architetto e del muratore, un concetto chiaro e semplice, ma che deve essere applicato sin da sabato contro il Paliano: “Affrontiamo una squadra in salute, rocciosa. Li conosco bene: sono un gruppo che gioca insieme da tempo ed è un avversario da prendere con le molle”. Ma quindi, dove può arrivare l'Anni Nuovi? “Io ho 45 anni, è tanto che gioco e so che dobbiamo vivere alla giornata. Solo così potremo crescere. Dobbiamo analizzare le problematiche e lavorare durante gli allenamenti per appianare le lacune che abbiamo. Siamo forti e abbiamo voglia di dimostrarlo: è solo una questione psicologica e ne usciremo fuori trovando la forza mentale di farlo dentro di noi”.


Matteo Santi



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