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CCCP, fiducia Zanchini: «Orgogliosi dei nostri giovani, presto anche i risultati»

 15/01/2015 Letto 1988 volte

Categoria:    Serie C2
Autore:   
Società:    CCCP 1987





Nella passata stagione, quella del ritorno in Serie C2, tutti lo davano per spacciato, e invece ha conquistato un ottimo quinto posto. Quest'anno, però, che doveva essere quello di una possibile consacrazione, qualcosa non sta funzionando. La squadra del vicepresidente Enrico Zanchini occupa al momento il penultimo posto del girone A. Il perché è presto spiegato: “Abbiamo fatto un passo importante e decisivo verso l'obiettivo che ci eravamo prefissati, e cioè quello di far giocare la prima squadra con tutti elementi del nostro settore giovanile”.


OBIETTIVO SALVEZZA - Per rendere l'idea, in alcune partite il CCCP si è presentato con una squadra la cui età media era di 20 anni: “Non so quante altre possano vantare un record simile – prosegue Zanchini – siamo molto contenti, nonostante questa categoria non favorisca la crescita dei ragazzi. È normale soffrire, considerato anche che abbiamo avuto dei problemi all'interno del gruppo che ora però abbiamo risolto. Io sono convinto che possiamo far bene e risalire in classifica, perché se andiamo a vedere i risultati, non abbiamo quasi mai perso in maniera netta. Dopo una serie di sconfitte, ci serve una vittoria per voltare pagina e riprendere il cammino verso la salvezza. Quest'anno ne retrocedono due, noi siamo a due soli punti dal Città di Fiumicino, quindi in piena corsa per il nostro obiettivo”. 

PROGETTO VINCENTE? - La situazione del CCCP, che nella prossima stagione festeggerà i 20 anni di attività nei campionati regionali, è simile a quella della Roma Torrino in Serie A2. Tutti giovani, tutti italiani, tutto molto bello. Ma alla fine sono i risultati quelli che contano, e al momento non sorridono né all'una né all'altra: “Vero – conclude Zanchini – ma dipende dagli obiettivi che ti dai. Per la salvezza, io sono convinto che questa nostra politica alla lunga pagherà, e spero che potremmo essere un esempio per tutti. Il problema è che finché il movimento del calcio a 5 continua ad ignorare i settori giovanili, finché si spendono soldi col rischio di fallire, fondersi o non iscriversi, finché tutte le più grandi squadre del nazionale non puntano sui giovani, allora non si andrà da nessuna parte. A noi, però, piace andare controcorrente e ne siamo orgogliosi”.


Francesco Puma



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