La squadra pontina è ultima in classifica, con soli sei punti all'attivo. Nelle parole del tuttofare (Presidente, tecnico, giocatore), una grande fiducia nel suo gruppo.

Giampiero, che effetto fa la classifica vista da sotto?
Sin da inizio stagione ho avuto la sfortuna di essere abbandonato da un gruppo di giocatori, tecnico compreso, che non avevo ritenuto all'altezza della categoria. L'anno è cominciato in maniera tribolata e l'obiettivo prefissato, in maniera saggia, era solo quello di provare a evitare l'ultimo posto. Con i cambiamenti del prossimo anno e con i ripescaggi che ci saranno, con ogni probabilità basterebbe non arrivare ultimi per garantirsi la permanenza nella serie.

Che stagione è stata sinora?
Stiamo facendo grande esperienza come gruppo di amici. Essendo ultimi in classifica, purtroppo, siamo spesso vittime di cattivi arbitraggi, venendo presi poco in considerazione. Sono stato arbitro ad alto livello e capisco già da prima che tipo di supponenza possano mettere alcuni direttori di gara. Anche noi, come giocatori, commettiamo degli errori nei loro confronti, ma il tutto viene amplificato dal loro modo di porsi. Comunque sia, ci stiamo divertendo, nonostante condizioni numeriche minime: io stesso sono stato costretto ad improvvisarmi giocatore.

E comunque sia, qualche risultato è arrivato.
Nel nostro status abbiamo perso solo 3-2 col Penta Pomezia e vinto 5-1 con l'Ask. Considerate loro due e un Connect che è comunque relativamente vicino, credo che totalizzando 15 punti potremmo anche essere salvi. Raggiungerli sarebbe un bel successo, ci proviamo, questo è sicuro.

A partire dalla gara col Velletri?
Sì. È una squadra che mi è sempre piaciuta, sin da quando ho cominciato con l'U18 del Tremensuoli. Ora in prima squadra ci sono quei ragazzi lì e sono cresciuti davvero tanto. Non è un avversario facile.

Matteo Santi

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