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L'Isola si sente derubata, Angelini: "Arbitraggio scandaloso, in campo due arbitri fifoni"

 26/01/2015 Letto 594 volte

Categoria:    Serie A2
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    FUTSAL ISOLA





Più di Schurtz, Tres e Quinellato ci pensano due italiani a far volare il Belvedere: Luca Vincenzo Caracozzi e Christian Magliulo, professione arbitri. La Futsal Isola perde la lunghissima imbattibilità (tre mesi e mezzo, l’ultima sconfitta è targata 18 ottobre scorso, contro il Salinis) ma sulla partita c’è lo zampino pesate dei due in giacchetta gialla che indirizzano subito il match con l’assurda espulsione di Ghiotti. Un regalo con fiocco e letterina d’auguri allegati ai calabresi che per tutta la settimana pompano la partita in maniera esasperata (o piccola a seconda dei punti di vista) appiccicando sul profilo ufficiale della società pistole, coppole e rimandi alla mafia: un bel biglietto da visita per la Calabria e Belvedere Marittimo. Quando si dice promozione delle proprie peculiarità.

LA PARTITA - L’Isola incerottata c’è. Lutta, Zoppo e Yoshi vengono rimessi in piedi in qualche modo all’ultimo momento ma giocano al trenta per cento. Moreira si trascina dietro un dolore al polpaccio che lo tormenta da una settimana e si vede. Arribas è ancora out. Contro mezza Futsal Isola, quell’Atletico Belvedere costruito per vincere il campionato gira a vuoto. Più che lo spettacolo si vede tanto agonismo. La partita però non si schioda. I tanti funamboli della squadra calabra ciccano: al minuto 18 il tabellone dice ancora zero a zero. Serve un’intuizione: chiamare Caracozzi e Magliulo. I due arbitri si inventano un rosso diretto a Ghiotti e la festa inizia. Il Belvedere non si fa pregare e sfrutta subito il regalo e l’uomo in più con Schurtz. Uno a zero. L’Isola avrebbe subito la palla per il pari ma il tiro di Emer becca il palo: sfiga nera. Nel secondo tempo il copione non cambia. Tres dopo sei minuti e mezzo fa bis. L’Isola prova il portiere di movimento e comincia prendere campo. Taibi deve fare i miracoli per mettere una pezza alle scorribande Oranje che vanno vicini a riaprire il match 4-5 volte. L’Atletico Belvedere soffre, non si raccapezza più. Ci vuole un’altra intuizione. Chiedere al duo delle meraviglie Caracozzi-Magliulo. Isola in avanti, Emer viene falciato ma i due non vedono: porta sguarnita e tre a zero di Quinellato. Partita finita. Tempo per Marcelinho di mettere il timbro con una bella punizione. Finisce tre a uno per i calabresi. Sabato, sul neutro del PalaGems per l’ennesima indisponibilità del Pala Mirko Fersini arriva il Salinis. Con questo carattere e questa determinazione, ad arbitri pari, non si deve temere nessuno.

ANGELINI - “La partita? Decisa dagli arbitri, non certo dagli episodi. Quando ci sono partite maschie e calde come questa, dove si affrontano la prima contro la seconda, non si possono designare due arbitri ‘fifoni’ che non riescono a gestire la tensione e che al primo mugugno del pubblico iniziano a farsi condizionare. Bravi loro a pompare la partita per tutta la settimana, ma questo è un altro sport. Hanno rovinato una partita giocata alla grande da entrambe le squadre”. Mister Ciccio Angelini è nero come la pece. Tre punti persi. “Avevamo diversi infortunati, con tanti giocatori al 50 per cento e pure abbiamo giocato alla pari contro una squadra costruita per vincere il campionato. Purtroppo i due arbitri non vedevano l’ora di indirizzare il match. L’espulsione di Ghiotti? Assurda. Ha condizionato tutta la partita. Ai ragazzi comunque non posso rimproverare nulla. Abbiamo giocato alla pari contro i primi in classifica. Abbiamo avuto tante occasioni per riaprirla. Il palo di Emer nel primo tempo. Le quattro o cinque occasioni nel secondo. Alla fine siamo calati, eravamo stanchi ma con l’orgoglio e gli attributi abbiamo continuato a combattere contro tutto e tutti, anche contro i due arbitri che alla fine non sazi dei favori hanno deciso di regalare anche il tre a zero non sanzionando un fallo macroscopico su Emer. Salinis? Siamo in emergenza, non ci sarà Ghiotti ma ritrovo Arribas. Il periodo è questo, dobbiamo giocare con il coltello in mezzo ai denti”.

Ufficio stampa Futsal Isola



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