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Road to Euro 2016. Italia ko 5-2 con la Serbia nel secondo test a Ub: il dopo-partita

 12/02/2015 Letto 546 volte

Categoria:    Nazionale
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    ITALIA





L’Italia è stata sconfitta 5-2 dalla Serbia nella seconda amichevole giocata tra le due nazionali, l’ultimo test per gli Azzurri prima dell’impegno – 18-21 marzo – al Main Round di qualificazione a Euro 2016 a Krosno, in Polonia. Ecco le dichiarazioni raccolte al termine della sfida del Palazzetto dello sport di Ub.


ROBERTO MENICHELLI, Ct Italia
Il giudizio su questa seconda amichevole.
E’ stata una partita strana, particolare. Il primo tempo lo abbiamo giocato bene, quasi ai livelli di martedì anche se siamo andati sotto di un gol all’intervallo. Ma nei primi 20’ la Serbia, a parte il vantaggio su una nostra sfortunata autorete, ha effettuato tre conclusioni in porta, tutte ben controllate da Miarelli; noi invece abbiamo avuto diverse occasioni da gol nitide. La difficoltà della partita sta come sempre nel fatto di doverla aprire, cosa che non è avvenuta per una questione legata alla nostra imprecisione in fase di conclusione.
Nel secondo tempo, dopo aver pareggiato, siamo di nuovo andati sotto ma con un’azione viziata da un fallo evidente non fischiato, come hanno ammesso anche gli avversari. Sul terzo c’è stata una scivolata di un nostro giocatore che ha permesso un tiro in zona centrale, mentre gli ultimi due gol sono venuti fuori con il portiere di movimento che come sappiamo espone a rischi forti. Queste non vogliono comunque essere giustificazioni alla sconfitta, anche se sono dati di fatto. Ripeto, dopo un buon primo tempo, la ripresa è stata condizionata da questi gol strani. Resta da migliorare il versante relativo all’aprire le partite e saperele condurre fino alla fine; in queste amichevoli in linea generale spesso non ci siamo riusciti, anche per cause fortuite: è successo con l’Olanda, con la Repubblica Ceca a Corigliano, oggi. E’ un aspetto da migliorare.
Il bilancio complessivo sulla trasferta in Serbia. Sono stati due test utili. Abbiamo potuto portare avanti valutazioni sugli equilibri di squadra, sui giocatori: ora cercheremo di fare una sintesi su questi periodi e fare bene nel girone di qualificazione a Euro 2016, che non sarà facile.
Sul fatto che in Polonia servirà l’Italia di martedì e non quella di mercoledì. Non direi questo. La partita dell’Italia non è stata secondo me brutta, il primo tempo è stato quasi sul livello di martedì, il secondo no ma perché condizionato da una rincorsa continua. E, ripeto, da episodi particolari. Ma dobbiamo sapere che fanno parte della gara e quindi bisogna saper superare questo genere di difficoltà: abbiamo giocato molte partite facendo rotazioni e in queste condizioni non era facile trovare gli equilibri. Ma lo avevamo messo nel conto.


DANIEL GIASSON, giocatore Italia
L’opinione sulla sfida di Ub.
Credo che alla fine il risultato non sia lo specchio della partita, nel primo tempo abbiamo creato parecchie occasioni per andare in vantaggio, poi invece abbiamo subito noi gol. Alla fine sul 3-2 sotto, abbiamo provato con il portiere di movimento e lì sono venuti fuori altri due gol, ma anche in quella situazione almeno una o due occasioni le abbiamo create.
Sul gol subito 13 secondi dopo aver segnato il 2-2. A caldo credo che per come è stata giocata sia stata una partita molto simile a quella di ieri: loro hanno difeso ancora più bassi, cercando le ripartenze e le occasioni giuste per provare un contrattacco. Essendo andati sotto abbiamo dovuto sempre rincorrere, sul 2-2, quando potevamo prendere un po’ più di fiducia, abbiamo subito immediatamente il 3-2 e lì abbiamo dovuto riniziare di nuovo da capo per rimettere di nuovo in piedi la partita. Senza riuscirci.
Su cosa hanno detto queste due amichevoli sulla condizione dell’Italia. Hanno detto che la strada continua a essere quella giusta, malgrado il secondo ko. Abbiamo giocato bene queste due partite, ripeto che il risultato di questa seconda partita non ne rispecchia l’andamento. Sono stati due test importanti, troveremo probabilmente squadre che si difenderanno basse sapendo il valore della nostra squadra. Ci sono serviti anche per capire come attaccare meglio questo tipo di difesa, sapendo che tutto diventa più tranquillo quando apriamo noi la partita. Quando vai in svantaggio gli avversari si chiudono di più e creano maggiori difficoltà.


Ufficio Stampa Divisione



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