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Final Eight 2015 | Il Kaos è già  fuori, Failla: «Un primo tempo, una Final Eight da dimenticare"

 27/02/2015 Letto 674 volte

Categoria:    Giovanili
Autore:   
Società:    FINAL EIGHT 2016





La Final Eight Under 21 2015 perde di primo acchito la squadra pluricampione in carica, condannata dal sorteggio all'ultimatum con la detentrice della Supercoppa. La Lazio di Medici stende infatti il Kaos di Andrejic quantisticamente, fisicamente. La sfida tra under si trascina sui piedi di Angelo Schininà, cui va il merito che lo scorso anno, in semifinale proprio contro la Lazio, riguardò Peppe Failla, quello di rendersi artefice di ben quattro reti personali.

FAILLA - Quanto a Failla – come Pedro e Timm – reduce dalla contesa inaugurale persa contro il Pescara, resiste fino all'ultimo, rimandando ad un terzo tempo l'infortunio rimediato contro gli abruzzesi. Il numero 3 del Kaos fa centro due volte, contribuendo sensibilmente allo stesso gol di Thiago. Troppe le concause di un risultato per alcuni aspetti temibile ma – sulla carta - non prevedibile. Quello che cade con la Lazio è pur sempre infatti il Kaos di Francesco Petriglieri, miglior giocatore nella precedente edizione ed artista di ben sei goal nella finalissima contro la Luparense. Alla fine dell'avventura pescarese che lo ha riguardato nel Kaos di entrambe le categorie, il capitano dell'under dichiara: “Una Final Eight da dimenticare. L'arbitraggio è stato pessimo. Abbiamo approcciato malissimo il primo tempo e – a dire il vero - anche il secondo ma, se il primo è da dimenticare, nel secondo abbiamo giocato benissimo. Quanto a ieri, resta inspiegabile come con 11' di possesso palla abbiamo fatto un solo gol. Per quanto sia noto che Colini difenda benissimo e che sia difficile entrare nell'area delle sue squadre, è davvero inconcepibile non essere riusciti a recuperare. Come si evolverà questa Final Eight? Per la A faccio il tifo per l'Asti, mentre il Pescara verrà eliminato dalla Luparense! Nell'under invece secondo me vincerà l'Acireale; non lo dico solo perché sono siciliano ma perché i suoi sono giocatori forti, abituati alla A2”.
 

Diomira Gattafoni 



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