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Pro...nte a tornare in campo: «Vogliamo sfatare il tabù Briciola»

 26/03/2015 Letto 503 volte

Categoria:    Femminile
Autore:   
Società:    BELLATOR FERENTUM





Tiziana Pro, ex Coppa d'Oro, inquadra la prossima sfida di campionato: fino a questo momento le gare con la Briciola, che fossero di campionato o di coppa, non hanno sorriso alla Bellator, chiamata ora al riscatto.

Tiziana, come avete lavorato in questi lunghi giorni di sosta?
Abbiamo analizzato qualche passo falso di troppo che abbiamo commesso e approntato del lavoro specifico. Abbiamo lavorato a pieno ritmo e speriamo sabato possa vedersi sul campo. Affrontiamo una partita molto difficile, ma speriamo di rifarci dopo il pesante ko in campionato e l'eliminazione dalla Coppa Lazio. Vogliamo far valere il fattore campo.

Che avversario è la Briciola?
Per noi storicamente ostico: la soffriamo e contro di loro siamo state anche spesse volte sfortunate. Il loro portiere, solitamente, fa la differenza. All'andata il risultato fu molto penalizzante: giocammo bene il primo tempo, mentre la ripresa non fu all'altezza. Ma il tutto accadeva prima di dicembre, di lì in poi le cose si sono aggiustate. Certo, giochiamo contro la nostra bestia nera, ma speriamo sia la volta buona di portare a casa un bel risultato: una vittoria ci rimetterebbe in carreggiata, è un campionato molto bello ed equilibrato.

Chi vola sono Ciampino e Fenice, proprio contro la squadra aeroportuale recupererete martedì.
E anche in questo caso speriamo di far valere il nostro fattore campo.

Come giudichi sin qui la tua stagione?
In estate ho scelto il progetto Bellator perché qui si potevano aiutare le giovani a crescere: mi sono ritrovata in un ambiente sereno, anche se c'è da lavorare molto. La nostra è una scommessa, ma ci stiamo divertendo molto. Forse in classifica potevamo avere qualche punto in più, ma durante l'arco della stagione abbiamo trovato la nostra quadratura. Ogni anno per me è un'esperienza nuova: bisogna giocare con lo spirito giusto e col divertimento. Dico spesso alle giovani che devono essere umili, perché serve questo per andare avanti, oltre ovviamente al divertimento. La scelta di venire a Ferentino è legata a mio padre, che ora non c'è più, ma che era originario di qui: mi ha fatto fare una bella esperienza e spero che questa società possa proseguire sul sul processo di crescita.

Matteo Santi



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