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Pari e spettacolo nel derby abruzzese: 3-3 nel silenzio del PalaRigopiano

 30/03/2015 Letto 362 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    FUTSAL PESCARA





L’unico rimpianto che Bellarte i suoi ragazzi possono avere, dopo il 3 a 3 maturato al Palarigopiano, è quello di non aver avuto il pubblico delle grandi occasioni sugli spalti. Anzi, erano desolatamente vuoti i gradoni del Palarigopiano per il derby d’Abruzzo, che sul campo non ha tradito le attese. Un tempo senza gol, poi lo show e le emozioni, tra due squadre incredibilmente intense e corrette.

PRIMO TEMPO - Il primo tempo finisce senza reti, ma non delude le aspettative. A galleggiare in campo e farsi cullare dal silenzio degli spalti vuoti non ci tiene nessuno. Si gioca a ritmi altissimi, con i due portieri chiamati ad un costante stato di allerta. Il Pescara ha in Canal e Salas le sue due frecce più appuntite: basta un fazzoletto di campo per consentirgli di trasformare in qualcosa di pericoloso anche il pallone più innocuo. I nerazzurri tengono il campo con l’autorità che il blasone richiede, Coco e Murilo danno ordine e carica, Cavinato gli sprint che mandano in tilt il bunker difensivo retto da Caputo. A metà tempo, però, si consuma un episodio che potrebbe cambiare la storia del derby: Cavinato scavalca Capuozzo con un tocco morbido quasi un metro fuori dall’area, il portiere la tocca con furbizia con la mano deviandola in corner. Sarebbe rosso, l’arbitro reggino Loddo estrae solamente il giallo tra le proteste dei ragazzi di Bellarte. Il cronometro corre veloce e la situazione falli delle due squadre aiuta il tempo a volare via, a 2’ dalla pausa Leitao in azione personale colpisce il palo pieno alla sinistra del portiere pescarese. Al riposo sullo 0 a 0.

SECONDO TEMPO - Incursione centrale di Leggiero, con la difesa nerazzurra che si apre lasciando Mammarella solo davanti all’avversario: colpo di punta centrale che beffa il portiere per il vantaggio Pescara. La risposta di Cuzzolino non tarda ad arrivare: punizione supersonica dalla distanza per l’1 a 1. Nel momento in cui potrebbe mandare in difficoltà il Pescara, che si avvicina al 5° fallo, l’Acqua&Sapone Emmegross si abbassa troppo e, complice, qualche leggerezza di gestione del pallone, concede agli avversari la palla del raddoppio. Lo firma Nicolodi, ma è un’invenzione di Canal. Mancano 6’ e ci vuole pazienza. Dopo aver sbandato negli istanti seguenti il raddoppio, Bellarte insiste con Coco portiere di movimento e trova subito il meritato pareggio, segnato proprio dall’esperto vice capitano a 3 e mezzo dalla sirena. Ora il momento delicato è per la squadra di casa, che commette il quinto fallo al limite dell’area. Sull’esecuzione, schema Coco-Cuzzolino-Murilo: il capitano sul secondo palo deve solo appoggiarla. Si riparte ed è Colini a giocare con Ercolessi portiere di movimento. La pressione dei locali produce il fallo da rigore su Morgado, Rogerio realizza dal dischetto a 30’’ dalla conclusione per il pari finale. E’ stato uno spettacolo, e avrebbe meritato una cornice diversa.


PESCARA – ACQUA&SAPONE EMMEGROSS 3-3 (pt 0-0)

PESCARA: Capuozzo, Ercolessi, Leggiero, Caputo, Salas, Rescia, Rogerio, Canal, Morgado, Chiavaroli, Nicolodi, Tatonetti. All. Colini.

ACQUA&SAPONE EMMEGROSS: Mammarella, Leitao, Mongelli, Cavinato, Cuzzolino, Calderolli, De Oliveira, Murilo, Montefalcone, Coco, Schiochet, Baiocchi. All. Bellarte.

ARBITRI: Di Resta di Roma2, Loddo di Reggio Calabria. Crono: Tupone di Lanciano.

MARCATORI: nel st 4’59’’ Leggiero (P), 8’33’’ Cuzzolino (A), 13’04’’ Nicolodi (P), 16’21’’ Coco (A)

NOTE: ammoniti Cavinato (A), Montefalcone (A), Calderolli (A), Murilo (A), Caputo (P), Salas (P), Nicolodi (P).



Orlando D'Angelo
Ufficio Stampa Acqua&Sapone Calcio a 5



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