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Caos Coppa Lazio: le voci delle squadre coinvolte dopo la sentenza sui quarti di finale»Â¨

 17/04/2015 Letto 1418 volte

Categoria:    Serie C2
Autore:    Francesco Carolis
Società:    VARIE





La clamorosa conclusione del caso-Coppa Lazio (clicca QUI per la vicenda, QUI per la sentenza) con la decisione del Comitato Regionale di far ripetere i quarti di finale Fenice-Atletico Alatri e Frosinone-Cosmos per mezzo di una gara secca da disputarsi nella serata di mercoledì 22 ha scatenato reazioni immediate nelle squadre coinvolte dalla sentenza: tra critiche e posizioni di vario genere, la certezza è che si è creata una situazione mai vista in precedenza.



QUI FROSINONE - Il presidente del Frosinone Christian Arduini, accortosi per primo della falla nel regolamento, esprime la propria amarezza al di là della possibilità di tornare in campo: “Sono deluso dalla decisione perchè non è giusto ripetere l’incontro in campo neutro: all’andata i Cosmos hanno chiesto il commissario di campo, forse hanno paura di venire a Frosinone. E’ troppo tempo che aspettiamo questo verdetto e temo che ci possa essere stata qualche pressione per determinare una sentenza del genere, non c’è nessun articolo di nessun regolamento che prevede l’eventualità del campo neutro: in ogni caso adesso è inutile fare troppe polemiche e dobbiamo pensare a giocarcela”. Il massimo dirigente dei canarini replica inoltre alle dichiarazioni di Tavano sulla gara di sabato scorso (clicca QUI per l’intervista): “Non mi sarei aspettato da un professionista come lui quel tipo di affermazioni: sul campo della Perconti è stata una vera battaglia e ne abbiamo fatto le spese, le motivazioni sicuramente erano differenti ma noi ce la siamo giocata fino in fondo incappando in una giornata storta”.

QUI ATLETICO ALATRI - Il patron della società frusinate Massimo Toti è soddisfatto per la decisione del Comitato: “Quello che è giusto è giusto, l’obiettivo di far rispettare il regolamento è stato raggiunto: siamo tutti soddisfatti della sentenza perchè si era determinata una vera ingiustizia a livello sportivo ed ora è stato posto rimedio a questa situazione. I nostri giocatori stanno dimostrando in allenamento lo spirito giusto per affrontare questo impegno: è il momento di scendere in campo e dare la dimostrazione che siamo una squadra in grado di raggiungere un traguardo prestigioso come la Final Four”.

QUI COSMOS - La posizione ufficiale della compagine di Salustri è affidata al Direttore Generale Paolo Petruzzi: “Avevamo presagito la possibilità che si verificasse tale situazione ma eravamo increduli ed aspettavamo di leggere il comunicato: abbiamo preso atto della decisione e ci ragioneremo sopra, in ogni caso abbiamo forti dubbi sulla credibilità di questo Comitato e li esterneremo in ogni sede opportuna. Personalmente ritengo che quando si fa parte di un sistema bisogna rispettarne le regole, questa sentenza però scontenta tutti e sarebbe stato più giusto interpretare una norma poco chiara in modo da creare meno danni possibili: la decisione in ogni caso è stata presa ed i vertici del Comitato si sono presi la responsabilità di un atto di questo genere”.

QUI FENICE - Carlo Bongioanni, dirigente della Fenice, si fa portavoce del rammarico degli orange dopo la sentenza: “Abbiamo appreso con forte dissenso la decisione del Comitato, è una delle peggiori che si potessero prendere: la ripetizione al chiuso della gara sicuramente ci penalizza, la società si sta muovendo per capire se sia opportuno fare azioni di qualsiasi tipo. Sicuramente i nostri ragazzi non l’hanno presa bene: credo si possa parlare di una vera e propria figuraccia da parte di Via Tiburtina”.

QUI CISCO ROMA - La formazione di Andrea De Fazi dovrà dunque fare i conti ancora per qualche giorno con l’interrogativo sulla rivale della semifinale di Coppa: “Non siamo interessati direttamente dalla vicenda - ricorda il tecnico - e restiamo alla finestra per capire cosa succederà nella convinzione che un avversario vale l’altro: andremo a vedere questo spareggio e poi prenderemo atto del verdetto del campo. Non mi aspettavo una soluzione di questo genere da parte del Comitato: la via d’uscita più giusta a mio parere sarebbe stata la disputa dei soli tempi supplementari con l’applicazione di tutti i provvedimenti disciplinari già presi nei 60’ regolamentari”.

QUI LA PISANA - Christian “Gancio” Casadio, colonna portante de La Pisana, dice con chiarezza la sua riguardo la vicenda: “A noi cambia poco, il Comitato però deve iniziare a rendersi conto che non si può più andare avanti in questo modo: il calcio a 5 è cresciuto ed i vertici regionali di questo sport non sono in grado di gestirlo, è una sensazione che si respira chiaramente varcando la soglia di Via Tiburtina. Spero che ci sia un mea culpa da parte loro: questo caso è solamente l’apice di un modo errato di gestire ogni situazione”.


Francesco Carolis



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