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Un bomber di razza al servizio del Belvedere, Quinellato: "Il gruppo la nostra arma in più"

 19/04/2015 Letto 505 volte

Categoria:    Serie A2
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    COSENZA FUTSAL





In ogni film da Oscar c'è un'interpretazione, originariamente inattesa, che lo rende indimenticabile. Nella "pellicola" dell'Atletico Belvedere, sotto la regia di Francesco Cipolla, il miglior attore non protagonista, autore di una fantastica stagione, è stato senza dubbio Carlos Henrique Quinellato.

QUINELLATO - Badate bene, la sorpresa non attiene alle capacità tecnico-tattiche, mai messe in dubbio, ma unicamente al fatto che lo stesso giocatore brasiliano è approdato a Belvedere dopo un anno di inattività. A questi livelli rimanere fermi, perdere entusiasmo nell'allenarsi e nel giocare può essere irreversibilmente nocivo. Nella cittadina tirrenica, però, il nostro Carlos ha ritrovato se stesso, merito di una società famiglia che ha creduto in lui e di un ambiente che lo ha accolto con affetto. E con questo entusiasmo, il brasiliano ha contribuito in maniera determinante alla vittoria del campionato; i suoi 32 goal in 24 partite sono stati un'ottima risposta ed un bottino prezioso alla causa amaranto. Un killer micidiale, sempre presente nelle zone calde dell'area di rigore ed altresì abile nei movimenti per smarcare gli altri compagni di squadra sotto rete. Il tecnico Cipolla, bravo nel puntare su di lui, lo ha indicato tra i principali artefici del trionfo; per i tifosi belvederesi Carlos Quinellato è un mito. Senza dubbio, con la sua simpatia e con i goal a grappoli un posto nei cuori amaranto se lo è assicurato.

Carlos per te un anno fantastico, hai segnato tanto, te lo aspettavi?
Si è stato veramente un anno fantastico! La vittoria del campionato, il primo di A2, è stata del tutto inaspettata, ma incredibilmente bella. E' stato un crescendo di entusiasmo ed emozioni, con tutto il cuore posso dire che è stato bellissimo dall'inizio alla fine. Per i 32 goal devo ringraziare i miei compagni di squadra ed il mister Cipolla, davvero preziosi per me.

Qual è stata l'arma in più dell'Atletico Belvedere?
Senza dubbio il gruppo. Dall'inizio alla fine siamo stati sempre uniti, nelle vittorie e nelle sconfitte. Non ci siamo mai demoralizzati, nelle difficoltà ci siamo stretti ancora di più. La fame di vincere ci ha alimentati e portati lontano, neanche in allenamento volevamo perdere.

Dei 32 qual è il goal più bello o importante?
Per un calcettista che gioca in A2 in una squadra importante e con compagni fantastici ogni goal ha la stessa bellezza ed importanza. Ma se proprio devo indicarne uno, dico l'8 a 7 in casa contro la Carlisport Cogianco. E' stato emozionante, ho sentito il boato dei nostri tifosi e visto i miei compagni in panchina abbracciarsi. Momenti indimenticabili.

A chi dedichi questo titolo?
Come sempre al mio papà e alla mia famiglia. Il mio ringraziamento però è per il Presidente Donato e per il mister Francesco Cipolla; mi hanno dato fiducia e permesso di ritornare a fare quello che mi piace fare, ovvero giocare e vincere
  

Ufficio Stampa Atletico Belvedere



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