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Lombardi a Calcio a 5 Live: "Dispiaciuto dell'atteggiamento del Kaos, consiglio a tutti di guardare in casa propria"

 14/05/2015 Letto 1459 volte

Categoria:    Serie A
Autore:   
Società:    ORANGE ASTI





Domani le semifinali dei playoff. A continuare a sognare lo scudetto sono rimaste in quattro: Kaos, Luparense, Acqua&Sapone e Pescara. Non l'Asti, che cinque giorni fa ha visto sfumare per l'ennesima volta il proprio obiettivo, diventato ormai un tabù. Lorenzo Lombardi, consigliere della società, traccia un bilancio di fine stagione e torna a parlare dell'eliminazione nei quarti di finale.


La stagione dell'Asti è terminata pochi giorni fa. Avete messo due titoli in bacheca e – se ci soffermassimo a questo – il bilancio sarebbe ampiamente positivo.
Rispetto alle altre è sicuramente positivo. Noi quei titoli ce li abbiamo, mentre tre squadre su quattro che sono ancora in gioco rischiano di non vincere nulla. Certo, poi se vogliamo analizzare come siamo usciti nei playoff è un altro discorso.

Prego.
Premetto che non mi faccio portavoce della società, ma parlo a mio nome. Sono profondamente dispiaciuto per la campagna mediatica che si è scatenata nei nostri confronti dopo gara-2 per un rigore abbastanza chiaro dato a 18'' dalla fine. Prima di gara-3 sono state ore di accuse che hanno portato poi a dare due tiri dal dischetto al Kaos. Se loro dicono che Vinicius ha sfiorato appena Jonas, allora io posso dire che Kakà ha appoggiato le mani sulla schiena di Jonas. Ma sia chiaro, con questo non voglio dire che abbiamo perso per colpa degli arbitri o della sfortuna, però brucia uscire per due rigori, di cui uno dubbio e il secondo inesistente.

Anche voi ci avete messo del vostro.
Certamente. Abbiamo preso tre pali, giocato due volte in superiorità numerica, prima per l'espulsione di Laion e poi con il portiere di movimento, e non siamo stati in grado di combinare niente. Probabilmente non eravamo in forma non tanto psicofisica, ma psicologica. Detto questo, però mi dispiace molto aver letto le parole di Calzolari e Capurso su Tiago, conosco bene il nostro allenatore e posso garantire che è una persona corretta. Così come mi dispiace che abbiano parlato bene solo di Giovannone e della Truffa. Prima di fare proclami da fenomeni per portare acqua al proprio mulino bisognerebbe contare fino a dieci. Con ciò si è dimostrato ancora una volta che questo movimento farà molta fatica a crescere se ci saranno ancora persone furbe e scorrette, oltre ad arbitri di pessimo livello per tutto l'arco della stagione.

Siete una delle squadre più apprezzate e allo stesso tempo chiacchierate della Serie A. L'accusa che spesso vi hanno fatto è che vincete poco rispetto a quanto spendete: cosa rispondi?
Per prima cosa che noi lo facciamo alla luce del sole, a differenza di altri. Siamo gli unici cretini, o forse corretti. Vi assicuro che le società di vertice spendono tanto, magari non ufficialmente, ma spendono tanto. Poi è chiaro che noi abbiamo una rosa di 16-17 giocatori e spendiamo di più, ma consiglio agli altri di guardare più spesso in casa propria.

Cosa ha sbagliato la società in questa stagione?
Forse, in questi ultimi mesi, siamo stati poco vicini alla squadra durante gli allenamenti, non abbiamo dato loro quella spinta necessaria. In questi anni ho notato che, se ai giocatori non gli metti il pepe in quel posto, non rendono come dovrebbero. Detto ciò, la nostra politica sarà sempre la stessa. A patto, però, che capiscano che la società, pur non sgridandoli come bambini, si aspetta molto da loro.

Girano tante voce attorno all'Asti: quale futuro per questa società?
Ogni tanto, sentendo e vedendo quello che succede, mi verrebbe voglia di non iscrivere la squadra, ma non sarà così. È comunque prematuro parlare di futuro, ciò che è certo è che l'Asti continuare a competere in Serie A.

Con Polido in panchina?
Ripeto, è presto per parlarne. Non è passata neanche una settimana dal termine della stagione, presto ci vedremo e discuteremo sul da farsi.


Francesco Puma



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