Ad oggi non sa nemmeno in che squadra giocherà, ma la certezza è che allo Sgreccia ci sarà. “Con chi lo faccio? Giuro che ancora non lo so (ride, ndr)”. Marco Angelini ci scherza su, poi – quando sarà il momento di scendere in campo, inizio il primo giugno (iscrizione gratuita come regalo di questa 20^ edizione) – tornerà serio e a ringhiare su ogni pallone, “perché è più forte di me, ogni partita la prendo troppo seriamente”.

SGRECCIA - Due le squadre in ballo: “Potrei rifarlo con la Capitolina, ma mi piacerebbe anche giocare con il mio fratello maggiore Ciccio Angelini e i ragazzi della Futsal Isola. Quest'anno, viste le fatiche durante la stagione, mi ero ripromesso di non farlo, ma è più forte di me, non resisto”. Anche perché il bello dello Sgreccia non è solo il torneo, ma tutto un contorno che si crea in quei mesi che un “malato” di futsal non può non vivere: “È tutto molto bello. Passi delle belle serate con amici e avversari, si parla di mercato e si vive una serata in allegria”. E poi, per Marco Angelini, lo Sgreccia ha un significato particolare. È stato proprio calcando i campi della Stella Azzura che, due anni fa, ha deciso di tornare a giocare a livello professionistico dopo 4 anni trascorsi in panchina: “Vinsi contro Pizza Luigi e venni nominato miglior giocatore del torneo, lì capii che dovevo rimettermi gli scarpini. Fare l'allenatore è stato bellissimo, ma il cuore mi batteva troppo forte per stare a guardare le partite”.

CAPITOLINA - A proposito di futuro, dove giocherà il prossimo anno Angelini? “Domani parlerò con la Capitolina (oggi verrà presentato il nuovo allenatore, ndr). A livello personale la stagione è andata molto bene, ho tante richieste da società che mi stanno cercando con insistenza. Io sto bene qui, sono in attesa di capire se la mia attuale squadra mi vorrà effettivamente trattenere”.

Francesco Puma

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