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Lo sfogo di Capurso: "Lode al Pescara, ma non si può andare avanti con questa classe arbitrale"

 29/05/2015 Letto 719 volte

Categoria:    Serie A
Autore:    Francesco Carolis
Società:    KAOS





Il primo atto della finale scudetto, giocato nella splendida cornice del Pala Giovanni Paolo II, non ha sorriso al suo Kaos premiando il Pescara di Colini: Leopoldo Capurso, tecnico degli estensi, fa i complimenti ai biancazzurri evidenziando però tutto il proprio disappunto per l’episodio PC-Pedotti che ha portato all’espulsione del numero 13 ferrarese.
 

LO SFOGO DI CAPURSO - L’allenatore pugliese si dice soddisfatto della prova della sua squadra: “Sicuramente abbiamo fatto una buona partita, tenuto conto dell’età dei miei giocatori: escluso Bertoni l’età media si aggira sui 22 anni e forse la squadra ha subito la situazione psicologica dimostrando comunque un atteggiamento positivo”. Sconfitta a parte, l’amarezza di Capurso è rivolta verso la conduzione arbitrale: “Penso che ormai non sia più il caso di tacere, non è possibile rovinare le partite in questo modo: non voglio fare polemica e non ho nulla da eccepire sulla vittoria del Pescara, onore a Colini ed ai suoi giocatori, forse PC ha esagerato negli atteggiamenti ma ha fatto il suo mestiere. E’ arrivato il momento che il nostro amico Cumbo (massimo dirigente della CAN 5, ndr) inizi a farsi un’esame di coscienza: se devo essere arbitrato dallo stesso fischietto di gara-3 con l'Asti, dove si sono verificati problemi, e vedermi rifilare un’espulsione ingiusta che cambia il trend della gara, a questo punto inviterei lo stesso Cumbo ad una maggiore attenzione nelle designazione”.

CLASSE ARBITRALE - Lo sfogo di Capurso prosegue nell’analisi della situazione della classe arbitrale: “Non ho nulla da dire contro la Divisione, il problema sono gli arbitri: abbiamo ragazzi che sono evidentemente chiamati a gestire qualcosa di più grande di loro, chi li dirige inoltre ha un atteggiamento sbagliato ed è il capo di una banda mandata allo sbaraglio. In finale si sono visti errori macroscopici: tutta Italia ha visto l’ingiustizia dell’espulsione di Pedotti, sottolineata anche dai commentatori RAI, un episodio ci può stare ma non mi sembra una bella cosa. Non è il massimo aver lasciato a casa Gelonese e Giacomin, che sono i migliori arbitri in Italia: spero che il buon Cumbo si rimetta la giacchetta nera perché senza dubbio aveva maggiore efficacia quando dirigeva”. La chiusura del tecnico del Kaos è sull’andamento di gara-1: “Nulla da dire sulla vittoria del Pescara: non abbiamo più retto dopo che Rogerio non è stato più marcato da Pedotti, il break di Salas ha punito la nostra stanchezza e alla fine abbiamo perso”.


Francesco Carolis



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