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Playoff scudetto, finale: stasera gara-1 tra Ternana e Lazio, per la prima volta in tv

 08/06/2015 Letto 1135 volte

Categoria:    Femminile
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    VARIE





Ci “risiamo”. Ternana IBL Banca e Lazio sono pronte a sfidarsi di nuovo, un anno dopo, per il titolo di squadra più forte d’Italia. E a differenza della passata stagione, quella della Serie A femminile sarà probabilmente una finale scudetto meno scontata. Lo dice il percorso delle due squadre, arrivate a questo doppio (forse triplo) atto conclusivo dopo aver estromesso dalla competizione le due candidate forse più accreditate, Italcave Real Statte e Città di Montesilvano, lo dicono la voglia e la consapevolezza di due squadre che hanno saputo soffrire, lavorare in silenzio, non curarsi delle critiche fino a prendersi la rivincita più grande, sul campo, nel momento più difficile e importante. E lo hanno fatto con pieno merito. Due squadre che hanno vissuto tante vicissitudini, che hanno cambiato tanto all’inizio e nel corso della stagione e che hanno trovato, proprio in prossimità del traguardo, e soprattutto grazie al gruppo, la quadratura del cerchio. Il copione è identico: si parte dal Di Vittorio per gara-1, si prosegue in casa delle biancocelesti in gara -2 e nell’eventuale bella. Cambia, però, il “contorno”: tutte le gare saranno trasmesse in diretta tv su RaiSport 2 ed è forse questa la vittoria più bella di tutto il movimento al femminile, proprio a ridosso del battesimo ufficiale dell’Italfutsal in rosa, che scenderà in campo il prossimo 25 giugno nella prima amichevole della sua storia contro l’Ungheria, proprio poco prima dell’altra svolta “epocale” della serie A Elite. Cambia anche la “casa” della Lazio, non più il PalaGems ma il palazzetto di Fiano Romano. Quello che non cambierà, invece, è lo spettacolo in campo e anche sulle tribune, dove Orgogliosi e Fedelissimi sono pronti a sostenere la propria squadra con un calore smisurato, spesso risultato fattore determinante nella cavalcata di Ternana e Lazio.


TERNANA - E come lo scorso anno, è la Ternana ad avere il ruolo di outsider in questa sfida. A guardare i numeri, gli oltre 100 gol di differenza in regular season fanno propendere l’ago della bilancia verso la Lazio ma si tratta più di un discorso di “pedigree”, di esperienza che di valori assoluti. Nemmeno di forza mentale perché le Ferelle, soprattutto dopo l’arrivo di Marco Shindler, hanno dimostrato di poter competere con le migliori, di poter gestire una gara senza andare in affanno, di riuscire a stringere i denti nel momento di difficoltà per poi piazzare la zampata vincente al momento giusto. Il club rossoverde ha cambiato tanto all’inizio della stagione, confermando solo Neka, Exana, Coppari e Donati. Una rivoluzione che sembrava aver ridimensionato le ambizioni delle umbre, orfane di Patri Jornet e Amparo, ma così non è stato: anche senza di loro la Ternana è riuscita a eguagliare il risultato dello scorso anno. Ma siamo certi che non vorrà accontentarsi. E poi c’è sempre una Blanco in grado di fare la differenza, anche se lontana dalla migliore condizione. La grande ex della partita, l’unico vero rimpianto, semmai ci fosse, di marca laziale. Su di lei, su “miss scudetto”, saranno puntati gli occhi del pubblico, le telecamere e le attenzioni della difesa delle aquilotte, ma non c’è solo l’argentina da dover tenere d’occhio: Exana è crescuta in maniera esponenziale, Bisognin difende e segna, Pascual è l’anima di una squadra che ha grinta, motivazione e umiltà, Neka è tornata a tempo di record per inseguire quel sogno colorato di rosso, bianco e verde. E poi in porta c’è forse quella che più di tutte, quest’anno, ha dimostrato di essere una garanzia tra i pali: Gabi Tardelli. L’obiettivo della Ternana non è fare meglio dell’ultima finale scudetto, che vide la Lazio imporsi piuttosto agevolmente con un 7-1 a Terni e un 12-7 a Roma. L’obiettivo è provare a vincere, stavolta. Portando avanti l’idea di gioco, ma soprattutto di gruppo, che Shindler ha saputo cucire intorno alla formazione rossoverde e alle sue interpreti.

LAZIO - Dall’altra parte del campo, una Lazio più che mai affamata, decisa a far valere il blasone e con l’entusiasmo a mille dopo il successo sul Montesilvano. Una Lazio diventata operaia, che ha fatto tesoro della qualità indiscussa delle sue top player (Lucilèia e Gayardo su tutte) ma che ha avuto soprattutto il merito di tenere saldi i nervi, di non disunirsi quando l’inerzia di gara-2, in quel del PalaRoma, sembrava essere passata in mano alle abruzzesi. Un piccolo capolavoro, quello delle campionesse d’Italia, che proprio per mano del Montesilvano avevano collezionato le due uniche sconfitte stagionali, equamente ripartite tra campionato e coppa Italia ma che proprio da quei due ko, a distanza di meno di una settimana uno dall’altro, hanno saputo ripartire e diventare ancora più unite, più motivate, più disposte a lottare e a sacrificarsi l’una per l’altra. Una Lazio, quella post D’Orto, sulla carta rimasta senza una vera “guida” ma che invece, adesso, riesce a tirare fuori il meglio, sopportando con leggerezza il nuovo carico di responsabilità. Una Lazio consapevole della propria forza, ma anche che stavolta si troverà di fronte una Ternana diversa, meno prevedibile e con maggiori alternative rispetto a quella Amparo-Patri dipendente della passata stagione. Pericolo pubblico numero uno, per le rossoverdi, sarà ancora una volta Lucilèia, arrivata a quota 10 reti realizzate nei playoff, “salvatrice” della patria al PalaRoma con un gol che, di fatto, ha permesso alle biancocelesti di evitare i supplementari. Ma anche qui le bocche da fuoco non mancano tra Gayardo, Ceci Puga e anche Siclari, non a caso convocata dal Ct Menichelli agli ultimi due stage azzurri. Un rientro importante, rispetto alle semifinali: quello di Marcella Violi, baluardo difensivo ma in grado anche di farsi apprezzare nelle sue sortite in avanti. Lo scorso anno, la calabrese andò a segno in gara -2: stavolta potrebbe anche accontentarsi di alzare al cielo il trofeo. In palio un piccolo record: Gayardo potrebbe essere la prima giocatrice a vincere tre scudetti con due maglie diverse, Blanco potrebbe raggiungere lo stesso traguardo con tre squadre diverse: Az Gold, Lazio e Ternana (ne vinse uno anche con l’Isef, quando ancora non c’era il campionato nazionale femminile). In quel caso, bisognerebbe coniare un nuovo soprannome: miss scudetto non basterebbe più…

 

PLAYOFF SERIE A FEMMINILE – FINALE, GARA 1
LUNEDÌ  8 GIUGNO – ore 21


TERNANA IBL BANCA-LAZIO diretta tv su Raisport 2
ARBITRI: Sue Ellen Salvatore (Gallarate), Gennaro Luca De Falco (Catanzaro) CRONO: Daniele Ferretti (Roma 1)


Ufficio Stampa Divisione



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