skin adv

L'Augusta alza la voce: "La legge è uguale per tutti?"

 11/06/2015 Letto 1146 volte

Categoria:    Serie A2
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    MEGARA AUGUSTA





Nelle aule dei Tribunali Italiani si può leggere la scritta “La Legge è uguale per tutti” non per la terra di mezzo di cui Roma Capitale ne è il cuore pulsante.

Nella terra di mezzo in barba alle leggi di uno Stato di Diritto tutto è possibile, anche nella piccola contea del calcio a 5, dove politica ed istituzioni se ne fregano delle leggi dello Stato o dei piccoli fragili regolamenti federali.
A farne le spese i tifosi dell’Augusta che muovendosi in massa da lontano hanno raggiunto il centro del Belpaese per una festa dello sport che, invece, si è tramutata in una delle peggiori pagine dello sport italiano.
Un paese che aveva festeggiato in massa, in attesa di una sentenza scontata, il ritorno nella massima serie del Campionato di Calcio a 5 della società storica megarese che ha visto generazioni, nei suoi 29 anni di gloriosa carriera, susseguirsi nell’ indossare la tanto amata maglia neroverde.

L’ Augusta calcio a 5 affidatasi all’attenta ed ineccepibile difesa dell’ avv. Ugo Pera era certa che la Corte Sportiva d’Appello avesse dato atto alle dichiarazioni rese dalla società laziale in merito alla piena responsabilità oggettiva, resa all’ atto d’iscrizione al campionato, garantendo sicurezza ed agibilità della struttura ed il regolare svolgimento delle gare.
L’assenza del parere favorevole della Commissione Pubblici spettacoli, certificato di agibilità ex art. 80 TULPS, necessario per poter dar luogo a manifestazioni in presenza di pubblico,  è il nocciolo della vicenda che ha fatto scattare i sigilli al Palacesaroni, teatro dell’incontro, da parte del Vice Questore Aggiunto di Genzano di Roma.

Un fatto risaputo fin dal Mercoledì antecedente la gara, dopo la riunione tra Autorità di P.S., Comune di Genzano e la società Carlisport Cogianco. La società laziale, unica responsabile, fa orecchie da mercante e scarica le responsabilità all’ amministrazione comunale dichiarandosi semplice utilizzatrice dell’impianto, il sindaco di Genzano, Fabio Gabbarini, dichiara che tutto avrebbe sistemato il tutto e che la gara si fosse giocata, nonostante non avessero prodotto il documento richiesto al Vice Questore Aggiunto, il quale di fronte alle richieste della Giustizia Sportiva si limita, senza ricostruire realmente i fatti che hanno portato al decreto di chiusura della struttura e far chiarezza su tutta la vicenda, a dichiarare che la Carlisport Cogianco l’avesse saputo “formalmente” solo nella giornata della gara.

In tutto questo scaricarsi le responsabilità, la giustizia sportiva crea un precedente clamoroso, facendo diventare l’atto di un Questore una causa di forza maggiore e  smentisce quanto scritto sui regolamenti federali nazionali discolpando in toto la società laziale che ribadiamo, in fase d’iscrizione, si è assunta precisi obblighi e responsabilità sul regolare svolgimento della gara, anche di fronte a particolari decisioni da parte di organi preposti, garantendo la sicurezza ed agibilità della struttura.
Ma nella terra di mezzo tutto si può…

La fiducia nella giustizia ancora non ci manca ed affronteremo questa vicenda fino all’ ultimo grado di giudizio ricorreremo al Collegio di Garanzia del CONI tentando il tutto e per tutto per tutelare la nostra comunità, il nostro lavoro ed i nostri investimenti.


Il presidente dell’ASD Augusta 1986
Andrea Tringali



COPIA SNIPPET DI CODICE











-->