Ciò che poteva essere un'ipotesi, comincia a diventare realtà: nella finale di ritorno contro la Carlisport Cogianco, valida per l'accesso in Serie A, l'Augusta – che parte con un vantaggio di tre reti maturato all'andata – non si presenterà con la migliore squadra possibile. Niente big, niente brasiliani. Ad annunciarlo è il presidente Andrea Tringali: “Siamo qui solo per evitare la multa, in attesa di una partita che non saprei più come descrivere, ormai ho perso ogni aggettivo e sostantivo per questa situazione. Di certo non vedrete la squadra al completo. Giocherà parte dell'Under 21, perché alcuni del gruppo sono in vacanza, visto che la nostra stagione sarebbe dovuta finire il 15 maggio”.

TRINGALI - Peccato, dunque, perché sarà tutt'altro che una partita vera. “Ciò che è certo è che noi ce la giocheremo”, commenta Tringali, per nulla pentito del comportamento tenuto dall'Augusta post 15 maggio: “E perché dovrei? Ripeto, noi abbiamo agito come era nei nostri programmi, indipendentemente dalle vicissitudini extra campo che sono sorte. Tutto quello che è successo dopo è un'altra storia, non è calcio a 5, non è sport. E noi siamo coscienti e consapevoli di avere tutte le ragioni del caso. Noi, quella famosa partita, la volevamo giocare e abbiamo fatto di tutto per disputarla il giorno stesso. Ora non ne vogliamo sapere più niente e, purtroppo per noi, non ne vogliono sapere più niente nemmeno i nostri sponsor, che non sono più intenzionati a finanziarci dopo tutto quello che è successo. Il prossimo doveva essere l'anno del ritorno in Serie A, quello della rinascita, ma non sarà niente di tutto questo”. Oggi, finalmente, terminerà questa partita infinita tra Carlisport Cogianco e Augusta: “Sì, ma solo sul campo. Aspettiamo il terzo di giudizio del Coni, faremo di tutto per far valere le nostre ragioni”.

Francesco Puma

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