Cristiano Marteddu non le manda a dire. L'ex direttore sportivo della club pontino, dimessosi il 20 maggio, parla a Calcio a 5 Live di passato, presente e futuro.

Cristiano, come mai non sei pù il direttore sportivo del Latina?
Ho dato le dimissioni per un motivo semplice e banale: non mi faccio mettere i piedi in testa da nessuno e soprattutto sto alle regole fino a quando ritengo giusto e logico, ma quando si mettono di mezzo cose che non appartengo al futsal, bensì solo per questioni personali, allora non mi diverto più. Non ho nulla contro nessuno sia chiaro, ma sono uno abituato ad andare a testa alta sin dalla nascita.

Cosa stai facendo in questo periodo?
Mi sono rilassato, confrontato con moltissimi addetti del futsal nazionale, ma solo a scopo di amicizia, nulla a che vedere con il futsalmercato, anche perché non l'ho mai fatto a livello nazionale. Ho cercato sempre di seguire le linee guida della società, portando avanti delle iniziative per le quali poi sono stato addirittura rimproverato. Detto ciò, mi sento più professionista io, che vengo dal dilettantismo, di altri che gironzolano nel pontino. E qui mi fermo...

Come giudichi il mercato del Latina?
I rinnovi di Maina, Avellino, Battistoni e Chinchio? Il ritorno di Bacoli? L'acquisto di Patrizi? Che dire, operazioni ottime, ma mi sarei aspettato di più visto che alla conferenza stampa del nuovo Main Sponsor si parlava di una società che viaggiava a 100 all'ora. Sono curioso di iniziare a vedere i primi nuovi colpi della società che sinceramente spero siano veramente dei bei giocatori, perché nessuno ha un pubblico come quello del Latina.

Quale futuro per Marteddu?
Io ho un altro lavoro. Se trovo qualche squadra va bene, vorrà dire che continuerò a divertirmi. Ho avuto dei contatti amichevoli con un mister a cui sono molto legato. Entro 15 giorni, se risolvo un paio di problemi, forse sposerò questo nuovo progetto, ma non in qualità di direttore sportivo.

Redazione

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