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Contributi regionali: protestano le società  sarde

 12/07/2015 Letto 638 volte

Categoria:    Vari
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    VARIE





Anche il calcio a 5 protesta per la gestione dei contributi regionali per lo sport.
C'è grande incertezza questi giorni e ciò provoca problemi per l'iscrizione e la programmazione della nuova stagione da parte di tante società.

La Figc Lnd Comitato Regionale Sardegna con il suo presidente Andrea Delpin, insieme alla Delegazione calcio a 5 rappresentata dal responsabile Alberto Carta, seguono con molta attenzione la vicenda, di cui si sta occupando personalmente Luca Fadda, rappresentante dell'Elmas calcio a 5 e portavoce delle 8 società isolane di futsal impegnate sul fronte nazionale.

Si spera che questo tema così importante non solo per il futsal ma ovviamente per tutti i movimenti sportivi regionali sia presto trattato a livello istituzionale, già da lunedì 13 luglio, quando a Sanluri è programmata una giornata di approfondimento tra il centrosinistra e il governo regionale, sperando nell’apertura di un tavolo che possa discutere su come non far fallire tutto lo sport regionale. Contestualmente, il movimento del calcio a 5 ha chiesto a diversi esponenti del consiglio regionale di prendere in considerazione l’apertura di un altro tavolo che possa analizzare l’esatta criticità dello sport in Sardegna.

Lo scorso luglio 2014 tutte le squadre di qualunque disciplina che dovevano svolgere campionati nazionali si sono iscritte regolarmente, certe del contributo ricevuto nella stagione 2013/14. Nel calcio a 5 maschile le formazioni erano Città di Sestu, Futsal Cagliari, Elmas, Asso, Atiesse e Ossi. Nel femminile Sinnai ed Elmas.

Nell’agosto 2014, con deliberazione 32/31, la Giunta regionale ha deciso di ridistribuire i 6 milioni messi in capitolo di spese per sostegno alle squadre impegnate nei campionati nazionale: le società si ritrovarono un taglio del contributo regionale di circa il 30 per cento. Invece di mettere soldi nuovi per rimpinguare capitoli dello sport come contributi alle federazioni, per manifestazioni sportive, per attività giovanile, per contributo al Coni, per i giochi studenteschi, è stato deciso di tagliare il capitolo più importante per lo sport regionale sardo. Alla fine, dai 6 milioni stanziati, ne sono rimasti solo 3.976.924, il 30 per cento in meno.
Ad oggi questi contributi non sono stati ancora liquidati, nonostante i campionati siano tutti conclusi e stanno cominciando le iscrizioni alla nuova stagione.

FADDA - "In questi giorni - spiega Luca Fadda - anticipando di un mese la delibera, la Giunta regionale ha stanziato 4.314.978. Non sarà un passo avanti, anzi.  In questa cifra ci sono 700 mila euro stanziati per compensare la riduzione dei campionati 2013/14. Bella notizia se questa somma andasse ridistribuita tra tutte le società. Invece con un raid e con furbizia di una politica di altri tempi che doveva essere ben lontana dal lavoro dell’attuale Governo e Consiglio Regionale questi soldi vengono stanziati solo per le società di fascia A, escludendo tutte le società di fascia B, C e D. Escludendo quindi tutte le società di calcio a 5 e soprattutto avvantaggiando solo una decina di società rispetto alle 77 regolarmente iscritte. Questi soldi erano figli del blocco delle somme di Sardegna Promozione. Un milione di euro bloccato dalla nuova maggioranza in consiglio perché destinate a 7 società specifiche. Con tanto clamore mediatico si è detto che non si sarebbero più fatti figli e figliastri ma le somme si sarebbero dovute ridistribuire tra tutti. Invece con l’articolo 37, comma 33 della L.R. 5/2015 questi 700 mila euro sono andati a poche società elette. Per di più la seconda beffa è che questi soldi sono già stati liquidati mentre le 80 società aspettano con immensa preoccupazione che vengano liquidate le somme dei campionati 2014/15 conclusi da diversi mesi"

Riassumendo, ecco la lista dei tagli:
- 2014/15 taglio del 30%
- 2015/16 taglio ulteriore del 8 %
- Pagamenti incerti e che non rispettano le spese sostenute dalle società per le trasferte
- 700.000 euro destinati a poche società.

"Lo sport regionale sta morendo - continua Fadda - ed oggi si salvano solo le poche società amiche che riescono ad ottenere contributi diretti, come ad esempio la Dinamo che ha ottenuto oltre 900.000 euro per la promozione della Sardegna.
Ottanta società sarde che svolgono campionati nazionali vogliono dire circa 3200 persone in Sardegna ogni mese che creano economia e introiti tra noleggi, ristoranti, bar, alberghi, per un totale di oltre 25 mila persone all’anno in Sardegna per lo sport. Non è poco"

"Le società di calcio a 5 vivono questo momento con profonda incertezza determinata dalla incoerenza e mancanza di attenzione della Regione" spiegano congiuntamente Andrea Delpin e Alberto Carta. "Prima i tagli, poi il mancato reintegro delle somme stanziate, poi i pagamenti che non avvengono con regolarità, rischiano di far scomparire il calcio a 5 isolano dai campionati nazionali. Le squadre lamentano i ritardi e il timore di non avere i soldi per le iscrizioni".

Fadda ribadisce: "Vengano date subito e con certezza cifre e tempi di pagamento dei contributi per la stagione sportiva 2015/16 altrimenti sarà impossibile programmare ma soprattutto iscrivere le squadre".

 

Nicola Montisci

Responsabile Comunicazione FIGC LND Comitato Regionale Sardegna 



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