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Dallo scivolone del tifoso russo a quello di Eurosport: l'emittente satellitare fa flop all'Europeo di "calcetto"

 04/02/2016 Letto 4242 volte

Categoria:    Nazionale
Autore:    Redazione
Società:    EURO 2018





Che ci fossero tutti i presupposti per una gran bella serata di sport lo si era intuito dalla caduta accidentale di un tifoso russo per le scale della Kombank Arena, ripreso attentamente dalle telecamere di Eurosport e diventato virale pochi minuti dopo sulla pagina “Delinquenti prestati al mondo del pallone” (clicca QUI per vedere il video). Come a dire, l'emittente televisiva era sul pezzo, eccome se lo era.


ASSURDITÀ IN SERIE - Russia-Kazakistan trasmessa in diretta, ma anziché commentare la partita più bella e spettacolare della prima giornata dell'Europeo (la decima edizione, così, tanto per dire...), il telecronista ha pensato bene di ricordare le regole dello sport più praticato in Italia, descrivendo il terreno della Kombank Arena come un campo da gioco diverso dai “classici 25x16 del calcetto italiano”. Insomma, se così fosse stato, i nostri Mammarella, Ercolessi e Romano (campioni d'Europa in carica, così, tanto per dire bis), abituati al “campo da tennis”, avrebbero dovuto avere seri problemi in un “campo più lungo che largo”. E invece, toh, gli "apprendisti" con la maglia azzurra hanno subito preso confidenza con le nuove dimensioni: 3-0 senza storia all'Azerbaijan ed una dimostrazione di forza chiara a tutte le rivali.

FIGLI DI UN DIO MINORE - Il predominio azzurro lo si è "visto" sin dai primi minuti. Quei primi minuti che Eurosport ha pensato bene di non trasmettere, preferendo un meeting di atletica su e poi trasmettendo in simulcast. Infine, apriti cielo, solo e soltanto il nostro amato e tanto bistrattato “calcetto”, pardon... futsal. Domenica si torna in campo e in tv, stavolta non in diretta. Vada per la differita (ore 23 su Eurosport 2), scelta che innervosirà ulteriormente un pubblico già provato da un mercoledì sera da incubo, la speranza è di assistere ad un deciso cambio di rotta: siamo i campioni d'Europa, meritiamo qualcosa in più dell'apparire come una squadra di infima categoria in gita a Belgrado per provare campi da noi sconosciuti. Figli di un dio minore? La realtà, e quella coppa che vogliamo riportare a casa, dicono ben altro, ciò che è successo ieri sera ci costringe ad inghiottire un boccone davvero pesantissimo.


Francesco Puma
Francesco Carolis



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