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#Euro2016, Menichelli il gigante buono: «Nessuno cancellerà  la storia, la sfida è confermarsi»

 06/02/2016 Letto 603 volte

Categoria:    Nazionale
Autore:    Redazione
Società:    ITALIA





Serenità e consapevolezza. È un Roberto Menichelli diverso dalla classica maschera di austera grandezza quello che parla nella regale hall dello Hyatt Regency alla vigilia di Italia-Repubblica Ceca, sfida decisiva per le sorti del girone D di Euro 2016: il c.t. della Nazionale campione d’Europa in carica sa che ripetersi è difficile, ma quando parla dei suoi ragazzi il messaggio è chiaro: “Nessuno cancellerà la storia: questa Nazionale ha fatto grandi cose”. Come dargli torto?

BESTIA NERA - Negli ultimi giorni ha tenuto banco la questione portiere di movimento sì-portiere di movimento no e Menichelli precisa: “Ho sollevato questa discussione per interrogarci su come modificare questo aspetto del regolamento, sono certo che i tecnici UEFA discuteranno della questione: il futsal negli anni ha fatto progressi, dobbiamo tenere la gente attaccata a questo sistema sportivo”. Regolamenti a parte, lo stesso c.t. ricorda che c’è un Europeo da giocare ed un titolo da difendere. Dopo due giornate di fase a gironi, gli Azzurri sono l’unica formazione ancora con la porta ancora inviolata, domenica però la Repubblica Ceca, sconfitta ieri 6-5 dall’Azerbaigian, può essere la classica mosca fastidiosa che ti ronza intorno senza andarsene: “È una squadra che ci chiude gli spazi, difficilmente attaccabile sul contropiede perchè non lo prende e non lo fa: ha giocatori prestanti fisicamente e sa come giocare con il portiere di movimento. I precedenti parlano chiaro: come sempre, cercheremo di fare andare tutto per il verso giusto”.

CALENDARI ED INCROCI - L’aritmetica dice che ci basterebbe anche una sconfitta per arrivare primi, i calcoli però non si addicono ad un’Italia vogliosa di dare un altro segnale a chiunque: “La struttura del torneo rende fondamentale vincere il girone: dobbiamo avere la testa giusta per affrontare questo match, con l’Azerbaigian i ragazzi sono stati concentrati, aggressivi ed allo stesso tempo disciplinati”. Il Menichelli-pensiero non risparmia un’osservazione tra il propositivo e il malinconico sulla formula della manifestazione: “Nessuno si deve lamentare di ciò che si deve affrontare perchè siamo abituati a giocare questo tipo di eventi: abbiamo avuto vari giorni di pausa, ma, se si vuole immaginare un Europeo all’interno del quale ci sia un criterio di alternanza tra gare e riposo, bisogna rivedere qualcosa”.

LA FORZA DELLA SERENITÀ - Ciò che colpisce nell’espressione del c.t. è prima di tutto l’orgogliosa tranquillità di chi sa di aver dato già tantissimo ad un intero movimento ed ha nel cuore  un mix di desiderio e sfida nell’idea di fare ancora di più: “Sono anni che sto facendo questo lavoro, mi sembra che tutto sia andato bene: non voglio prendermi dei meriti - sottolinea Menichelli -, quelli appartengono ai ragazzi, ma è evidente che l’Italia del futsal ha raggiunto grandi traguardi. Abbiamo portato la gente nei palazzetti, raccolto simpatia, inserito in gruppo un numero maggiore di giocatori formati rispetto al passato ed in controtendenza rispetto ad altre federazioni. Di cosa mi dovrei preoccupare? L’unico pensiero è di continuare su questa strada: la sfida è confermarsi e, se non sarà così, correremo ai ripari, ma ciò che abbiamo fatto in passato rimane e non ce lo leva nessuno”. Così esile nel suo aspetto fisico, così solido nel suo ruolo di condottiero di un gruppo straordinario: il gigante buono è pronto per un’altra battaglia, l’Italia intera sarà con lui e con la sua truppa.


Francesco Carolis e Francesco Puma
*foto Cassella/Divisione Calcio a 5



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