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Menichelli e l'Italia formato Mondiale: "Si è vincenti con una medaglia al collo, ma anche quando si vede il baratro"

 14/04/2016 Letto 794 volte

Categoria:    Nazionale
Autore:    Francesco Carolis
Società:    ITALIA





Poco più di due mesi fa il Kazakistan ci buttava fuori dall’Europeo di Belgrado insinuando il dubbio che il ciclo degli eroi di Anversa fosse ad un passo dal concludersi, i nove gol segnati nelle due gare del playoff mondiale all’Ungheria hanno riportato nettamente la bilancia dalla parte dell’Italia di Roberto Menichelli: gli Azzurri, solidi ed autorevolmente spietati contro i magiari di Sito Rivera nel 6-0 di Prato, si sono presi il pass per Colombia 2016 di fronte ad un EstraForum coloratissimo dando la netta impressione di aver voglia di scrivere ancora la storia.



PRONTA REAZIONE - Il commissario tecnico sottolinea la capacità di reazione del suo gruppo dopo la delusione serba: “Si è vincenti quando si porta a casa una medaglia, ma anche quando si vede il baratro: ho ragazzi dal profilo morale alto, ci siamo rialzati cercando di affrontare la qualificazione al Mondiale nel migliore dei modi”. L’Ungheria si è arresa già dal match d’andata alla superiorità azzurra, il merito è di un’Italia che ha ritrovato sé stessa: “In campo internazionale non c’è più grande differenza tra le squadre: una volta finite, le partite si possono considerare facili - sottolinea Menichelli -, ma prima bisogna aprirle ed anche stavolta siamo stati bravi nel farlo”.

FESTA AZZURRA - Il biglietto per la Colombia è finalmente in tasca, gli Azzurri vincono facendo divertire: “Sono contento per i miei ragazzi, abbiamo ottenuto la qualificazione davanti a tanto pubblico: la Nazionale genera attenzione e fotografa al meglio il sistema del futsal italiano - afferma Menichelli -, nonostante gli atteggiamenti e le dichiarazioni di basso profilo da parte di qualcuno. Tengo molto al fatto di aver preso molti anni fa dei ragazzi che sono cresciuti ed ora sono diventati grandi giocatori: è un risultato che mi soddisfa molto di più rispetto a quelli del campo”.

VERSO LA COLOMBIA - Il contratto di Menichelli scade a giugno, ma sarà lui a guidare l’Italia nell’avventura mondiale: “L'avvicinamento a questo appuntamento non sarà facile: la preparazione con ogni probabilità inizierà presto, ora c’è tempo per decidere cosa fare insieme alla Federazione”. In Colombia il clima sarà totalmente diverso rispetto al nostro e l’altitudine giocherà un ruolo importante: “Andremo in città che  si trovano in media a 1000 metri: sarà necessaria una prima fase naturale di allenamenti a livello del mare ed una seconda in altura, poi servirà anche un periodo di adattamento in loco per smaltire il fuso orario”. Il c.t., seguendo una linea già consolidata, ha fatto ruotare in campo tutti gli effettivi nel ritorno con l’Ungheria: “Se si ha una rosa di livello e si tiene il ritmo alto, alla fine gli avversari soffrono sempre: nel secondo tempo non ho fatto giocare Lima, Merlim e Murilo per evitargli una possibile ammonizione e la squalifica per la prima gara del Mondiale. Sorprese nel gruppo da qui a settembre? La lista sarà di 25 e ne giocheranno 14 - conclude Menichelli -, le scelte dipenderanno come sempre dalle mie valutazioni e dal momento di forma”.


Francesco Carolis
*foto Cassella/Divisione Calcio a 5



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