Lo sdegno della Fortitudo: "Non ammettere lo sbaglio vuol dire sbagliare due volte, basta omertà !"
04/05/2016 Letto 1730 volte
Categoria: Serie C2
Autore: Ufficio Stampa
Società: FORTITUDO POMEZIA 1957
Poche righe per esprimere il nostro sdegno verso le istituzioni che gestiscono il calcio a 5 regionale. Ci rivolgiamo in particolare all’AIA, al Comitato Regionale Lazio, al Giudice Sportivo Ernesto Milia e alla Corte di Appello Sportiva Territoriale nelle persone di Livio Zaccagnini, Carlo Calabria e Massimo D’Apostoli. La Fortitudo Futsal Pomezia in occasione della Final Four è stata vittima di una grave ingiustizia dinanzi agli occhi increduli di tante persone e, soprattutto, di tanti bambini che fanno parte del nostro settore giovanile, a cui è stato più difficile far capire l’accaduto. La cosa più grave è l’omertà degli organi dell’AIA. Tutti sanno perfettamente cosa è successo in occasione della semifinale della Final Four. Noi lo ripeteremo fino alla nausea: non ammettere un proprio errore equivale a commetterne due. In bocca al lupo alle due finaliste, ci auguriamo che gli arbitri non diventino protagonisti in negativo così come nella nostra semifinale!
Ufficio Stampa Fortitudo Futsal Pomezia