skin adv

Shindler via da vincente: "Parlano i risultati, ma non si può vincere sempre"

 20/06/2016 Letto 1860 volte

Categoria:    Femminile
Autore:   
Società:    TERNANA FUTSAL





L'INTERVISTA - Un anno e mezzo di amore, successi, difficoltà e ostacoli. È finita con una stretta di mano tra Marco Shindler e la Ternana, che stamattina ha ufficializzato il nome del nuovo allenatore. “Ho fatto il massimo per portare più in alto possibile il club e la città di Terni – dice l'ex tecnico, rappresentatato dalla Penta Sport Consulting -. Sono arrivato e me ne vado in punta dei piedi, niente di più e niente di meno, perché per me parlano i fatti, le parole non fanno parte del mio essere. Ringrazio i tifosi, che sono delle persone eccezionali, la società, in particolare la famiglia Basile per quello che mi ha permesso di fare, e le giocatrici per il lavoro svolto”.


Come mai non si è trovato un accordo?
Semplicemente non si è arrivati a un punto di incontro. Ho ricevuto un'offerta che ho deciso di non accettare.

È stata una stagione strana, travagliata: ti senti di aver sbagliato in qualcosa?
Di sicuro sono stati fatti degli errori, ma è altrettanto vero che abbiamo comunque chiuso a testa alta. A settembre abbiamo vinto una Supercoppa nonostante, una settimana prima, la giocatrice sulla quale avevamo costruito la squadra è scappata da Terni Fino a dicembre il nostro cammino era perfetto, visto che avevamo ottenuto sette vittorie e un pareggio.

Poi cosa è successo?
Da gennaio ci sono state delle situazioni che non sono state lette in anticipo da me e dalla società. Pascual si è infortunata, Neka era rientrata da poco e la squadra si è ritrovata decimata. Di certo non era la stessa che qualche mese prima aveva vinto lo scudetto. Fatto sta che siamo comunque riusciti a rialzarci, uscendo a 40 secondi dalla fine dei quarti di finale dei playoff scudetto per colpa di un autogol, contro una squadra che aveva in campo due Palloni d'Oro.

Ti senti tradito da qualcuno?
No, assolutamente. Le ragazze le ringrazierò sempre per il lavoro svolto, la società per essermi stata vicina nei momenti difficili. Non si può sempre vincere: se qualche rotellina non gira nel verso giusto, la macchina si inceppa. Può succedere a chiunque, anche alle grandi squadre: guardate il Pescara nel maschile.

Come esci da questa esperienza?
Con la coscienza pulita. Più forte di prima e con un anno di esperienza in più. Si cresce quando si commettono gli errori, non quando si vince.

Che ne pensi di Pellegrini in panchina?
L'ho allenato. Come giocatore lo conosco benissimo, ma come allenatore non posso esprimermi. I colleghi non li giudico, non è nel mio stile, ma gli faccio un grande in bocca al lupo. È un professionista, saprà fare il suo lavoro.

Quale sarà il tuo futuro?
Sto lavorando per cercare una sistemazione. Sono carichissimo, in attesa di un progetto serio e importante. Quando si è chiusa la mia esperienza all'Acquedotto, dove ho vinto tre titoli, sono stato un anno e mezzo fermo, poi sono rientrato e tutti sanno come è andata. Spero che questo faccia capire alle società che, ovunque sono andato, ho sempre ottenuto risultati. A settembre mi auguro di essere in panchina...


Francesco Puma
*foto SheFutsal



COPIA SNIPPET DI CODICE











-->