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Edil Legno Matera, c'è Capurso: su il cappello. Si parte da un quintetto importante

 23/07/2016 Letto 1749 volte

Categoria:    Serie A2
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    REAL TEAM MATERA





Un giorno importante per il Real Team Matera C5. In una mattinata di piena estate parte un nuovo progetto per il sodalizio del presidente Nico Taratufolo, con ambizioni nuove, nuove figure tecniche e professionali e tanta voglia di stupire.

 

CAPURSO - La prima scelta è stata di tipo tecnico, ed è ricaduta su una certezza del calcio a cinque nazionale, un uomo ed un tecnico dalle riconosciute doti umane e tecniche, dalle qualità professionali indiscutibile e dimostrate per tanti anni sul ogni parquet d'Italia. Arriva dal Kaos Futsal di Ferrara, dove ha passato gli ultimi tre anni a seguito di un grande exploit dalla serie C1 alla serie A nella sua Bisceglie, ed ha sfiorato anche lo scudetto in terra emiliana. Una scelta di vita, per lui, quella di ripartire dalla serie A2, ma con una voglia così forte di ricominciare a calcare il campo che, la categoria per lui non fa differenza. “E’ un onore per me rappresentare questa città e questo gruppo di amici. Essere sceso di categoria, non  rappresenta un declassamento, anzi. Arrivo in una società seria che ha degli obiettivi chiari in mente. Il presidente parla di consolidamento, ma io aggiungo che dobbiamo cercare di andare sempre oltre e prenderci tutti quello che viene. Una cosa è certa: giocheremo sempre per vincere”.


UN QUINTETTO IMPORTANTE - Idee chiare anche sulla rosa a disposizione e sui possibili interventi da realizzare. “Partiamo da un quintetto importante a cui andremo ad aggiungere innesti di livello, sempre guardando quelle che sono le nostre possibilità – continua il tecnico Leopoldo Capurso –. Per fortuna nella mia carriera ho sempre avuto ottimi rapporti con i giocatori, così come si è diffusa la notizia del mio arrivo a Matera sono iniziati ad arrivarmi messaggi e chiamate di giocatori che sarebbero pronti a mettersi a disposizione. Sono contento di questi attestati di stima, vuol dire che ho seminato bene sino a questo momento”. Poi lavoro duro e soprattutto sinergico. Non solo tra tecnici, oppure tra allenatore e società, ma anche con i calcettisti e con l'ambiente circostante. “L’ambiente deve essere in simbiosi con la squadra. Le due cose vanno a braccetto. Uno dei miei obiettivi è quello di portare il pubblico a seguire le partite. A Ferrara ho iniziato con 30 persone, per lo più le compagne dei calciatori e i loro familiari, per arrivare alla finale scudetto con 2700 spettatori. Questo il mio primo grande obiettivo. Dobbiamo predicare il verbo del futsal, andando anche nelle scuole, parlando con i giovani e dobbiamo farlo a Matera e nella Basilicata. Per me questa è anche una scelta di vita, che mi riporta vicino alla mia famiglia e qui ho trovato un’altra grande famiglia. In campo, in allenamento, sono un martello. I giocatori che hanno lavorato con me lo sanno. Cercherò di tirar fuori il meglio da ogni da ogni elemento in rosa dal punto di vista tattico, dal punto di vista tecnico, ma soprattutto dal punto di vista mentale. Partiremo dai giocatori presenti e poi, senza fare false promesse e rispettando sempre gli impegni, troveremo quegli elementi giusti per migliorare la nostra squadra. Lo ripeto, giocheremo  per vincere e divertire”.


SU IL CAPPELLO - Il tecnico con i baffi ed il cappellino sempre su, durante ogni match, svela il suo segreto. “L'ho messo la prima volta quando un nostro amico, Giovanni, me lo prestò durante una gara, giocata all'esterno e sotto la pioggia, che perdevano 3-0, quando eravamo al Bisceglie. Abbiamo vinto quella partita 4-3, non ho più tolto il cappellino, quindi ora procuratemi alcuni cappellini con il nome della società e sono pronto”.


Francesco Calia
Addetto Stampa
A.S.D. Real Team Matera C5



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