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Diario di bordo, il #Bucaramangazo apre nuovi scenari. "Cuando el gato no està¡..."

 22/09/2016 Letto 660 volte

Categoria:    Vari
Autore:    Pietro Santercole
Società:    VARIE





#COLOMBIA2016, DAY 12 - L'ultima volta che i maestri brasiliani avevano assaporato l'amaro calice della sconfitta era successo 12 anni fa, in quel Mondiale di Taipei che Roberto Menichelli e Mauro Ceteroni ricordano molto bene. Mai, però, era accaduto che la Canarinha venisse buttata fuori agli ottavi. Ai verdeoro non è bastato andare avanti 2-0 o 3-1 nella ripresa, né segnare il 4-3 ai supplementari. Nemmeno la tripletta di un leggendario Falcao (5 Mondiali, 34 presenze e 48 gol) è servita a qualcosa contro l'Iran, la peggiore delle big nella fase a gironi. Nell'undicesima giornata dell'ottava kermesse iridata è successo qualcosa di storico: un autentico #Bucaramangazo!


UNA GIORNATA DIVERSA DALLE ALTRE - Il Brasile non stava giocando bene, ma non c'erano foschi presagi all'orizzonte anche perché l'Iran, tranne il primo tempo con la Spagna, aveva deluso, finendo addirittura terza nel girone vinto dalle Furie Rosse dietro il nuovo Azerbaigian di Miltinho. Nel Media Center di Cali, tutti a pensare a Spagna-Kazakhstan, l'ottavo più prestigioso, il remake della semifinale europea, sul 2-2 nella ripresa. Sì, un'occhiatina ogni tanto a Brasile-Iran, ma la sfida fra il Maestro Venancio Lòpez e Cacau catalizzava l'attenzione dei media internazionali. All'improvviso un giornalista canadese s'infervora: "Brasile-Iran sono sul 3-3, si va ai supplementari, vediamola in streaming". Nel frattempo la Spagna allungava negli ultimi due minuti, vincendo 5-2, così, tutti dietro a Chris, a guardare sul pc la sfida di Bucaramanga. Falcao fa tripletta e riporta avanti il Brasile. "Gol dell'Iran, 4-4!": è l'urlo che crea scompiglio nella sala stampa del Coliseo El Pueblo, proprio mentre Ricardinho faceva il riscaldamento per Portogallo-Costa Rica. A Bucaramanga, nel frattempo, Serginho Schiochet - il papà di Murilo del Came - si giocava la carta del portiere di movimento, ma in un palpitante last minute il risultato non cambiava. Rigori. Dietro Chris la gente aumenta, ci sono addetti ai lavori e non. Segnano tutti tranne Ari: Brasile fuori! Chissà cosa è accaduto nel Media Center di Bucaramanga. A Cali, tutto e il suo esatto contrario: chi urla di gioia, chi ride, chi si stupisce, chi rimane basito. E' il #Bucaramangazo!

 

SOGNARE E' LECITO - La foto della giornata, by Getty Images, ritrae Falcao sollevato dai festanti calcettisti italiani. Già, nel futsal esistono fair play, rispetto per gli avversari e per le leggende. L'eliminazione del Brasile, però, apre nuovi scenari, cambiando le carte in tavola. Anche in Colombia, d'altronde, si conosce benissimo il proverbio che "cuando el gato no está, los ratones hacen fiesta". Il gatto verdeoro non c'è più, ora chiunque può fare festa e conquistare quel trono mondiale reso vacante da un re che abdica. Il tabellone si fa molto interessante, sognare è lecito. Per l'Italia e per chiunque. Ma questa è un'altra storia. Tutta da vivere.


Pietro Santercole



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