IL PERSONAGGIO - Ha iniziato il suo primo Mondiale da commissario tecnico con il botto: dando scacco matto al Kazakhstan di Cacau, assicurandosi di fatto il primo posto nel girone E, non senza sudare le proverbiali sette camicie contro Costa Rica, ripresa nel finale grazie all'eterno Wilhelm e il portierone Sarmiento. Agli ottavi è riuscito a scardinare la difesa dell'Ucraina, abbattendo il Muro Ivaniak col "cecchino" Cuzzolino, su tiro libero. Non incontrerà l'Italfutsal di Menichelli, suo docente a Coverciano, così Diego Giustozzi può pensare in grande. "La mia Argentina è più matura".

CUZZO METTE NEL MIRINO L'EGITTO - Se l'Albiceleste è agli ottavi, comunque, lo deve a una delle stelle del Pescara, quel Cuzzolino che si è confermato infallibile goleador sui "doble penalty". "Il merito non è solo mio - dice l'ex Montesilvano, in uno stralcio di un'intervista sull'autorevole pasionfutsal.com.ar - ma dei miei compagni di squadra, che hanno procurato (con Borruto, ndr) il sesto fallo dell'Ucraina". Ai quarti il sorprendente Egitto. Cuzzo non cade nella trappola. "Nel Mondiale non ci sono partite facile - continua - questo lo dobbiamo avere ben chiaro". Un altro messaggio, ben più eloquente. "L'Argentina ha fame di successi". Le big rimaste, sono avvisate.

Pietro Santercole

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