Diario di bordo: nel Mondiale della "locura", quattro personaggi in cerca di autore
#COLOMBIA2016, DAY 16 - E' l'ultima settimana del Mondiale della "locura". Il secondo giorno di riposo non fa che ampliare la malinconia. Cali è una città da vedere, con il centro che pullula di gente di ogni razza, con in testa sempre la salsa, i suoi sali e scendi, una carne da provare e un artigianato - a prezzi davvero stracciati - da comprare. L'Italfutsal, però, manca da matti, così come Roma e la famiglia. Il secondo giorno di riposo, però, è anche l'occasione per tracciare un bilancio di una kermesse iridata pazzesca, quella con 2 inedite semifinali, senza Brasile e Spagna, sicuramente con un campione inedito. Partendo da un presupposto base, quella frase del Maestro Venancio Lòpez che ronza ancora nella mente: "Il futsal sta cambiando, prendiamone atto". Già, quello colombiano, non è stato solo il Mondiale di Ricardinho, Falcao, Eder Lima e di una musica presente in ogni parte della città, tranne che nei palazzetti. Il secondo giorno di riposo, dà l'opportunità di scoprire 4 personaggi in cerca di autore.
YULIAN DIAZ - Galeotto l'infortunio nella gara d'esordio contro il Portogallo. Con la nazionale colombiana ha giocato molto meno di un tempo, il tempo necessario per confermare quanto di buono la stampa internazionale scrive da tempo su Yulian Diaz. L'universale dei Cafeteros, 21 anni lo scorso 9 marzo, è dotato di una tecnica individuale spaventosa, ha una facilità disarmante di saltare l'uomo, è molto rapido e intelligente tatticamente. Il Benfica ha sbaragliato la concorrenza, prendendolo e cedendolo in prestito al Fundao. In Europa crescerà, una scommessa su cui puntare.
IVAN CHISHKALA - Come Yulian Diaz, anche Ivan Chishkala ha compiuto 21 anni, è più giovane di circa 4 mesi rispetto al Cafetero. Ha debuttato con la nazionale russa in questo Mondiale nel 6-4 inflitto alla Thailandia di Miguel Rodrigo, andando a segno contro Cuba. Un difensore - campione d'Europa con il Gazprom - col vizio del gol: ha portato i vice campioni d'Europa in semifinale, siglando quattro reti. Due nientemeno che alla Spagna. Rapidità, calcio e testa nel rettangolo di gioco, studio (va all'Università), videogiochi (non di calcio) e futsal in tv (gli piace il campionato italiano e spagnolo) fuori. Un "pischello" perfetto.
AHMAD ESMAEILPOUR - Nell'Iran che non muore mai, quello di bomber Hassan Zadeh, dell'ottimo Tavakoli, di un Hossein Tayebi promesso sposo del Kairat e del letale Javid, spicca Ahmad Esmaeilpour. Non più giovanissimo, 28 anni il prossimo 8 settembre, il pivot del Giti Pasand Isfahan ha debuttato in Thailandia 2012 nel 2-2 con la Spagna. 4 anni dopo è ancora più forte, ha affinato l'olfatto realizzativo e realizzato già 4 reti. Quattro reti pesanti: una all'Azerbaigian nella sfida decisiva della fase a gironi, uno al Brasile negli ottavi, due al Paraguay nei quarti, l'ultimo dei quali a 23" dai rigori. Numeri da primo della classe.
CARLOS CHILAVERT - Dulcis in fundo, Carlos Chilavert. Da giocatore ha fatto la storia del futsal italiano conquistando 2 scudetti a Prato, 3 coccarde tricolori (una con l'Arzignano di Polido) e altrettante Supercoppe (una con la Marca), senza dimenticare la Recopa in Spagna con il Lobelle. Un leader in campo. Non poteva che diventare allenatore. A quanto pare un ottimo allenatore. Si è presentato in Colombia con qualche chiletto in più, rivoluzionando il Paraguay, la nazionale più giovane delle 24, dopo il Vietnam. Fa niente se Alcaraz ha dovuto dare forfait per un problema al ginocchio: i suo Guaranies sono arrivati per la prima volta ai quarti, a un passo dalle semi. Vamos Chila!
Pietro Santercole