Pronti, via, Armellini-gol! Il primo dei nove rifilati al Fiumicino porta la firma di Federico. Una prestazione quasi perfetta dei singoli, ma soprattutto di squadra. Ha vinto l'Italpol, hanno vinto tutti. Dai giocatori al tecnico Alessio Medici, passando per la società. “Il primo di una lunga serie? Speriamo – risponde divertito Armellini - stranamente ho sempre segnato più in C1 che in C2, questa categoria mi porta fortuna...”.

SEGRETO - Vittoria che fa rima con divertimento, in campo e fuori: “Mi è piaciuto molto l'atteggiamento che abbiamo avuto. Anche sul 7-1 abbiamo continuato a pressare l'avversario, segno di una squadra che ha voglia di lottare e di divertirsi”. E la mano di Medici – che sulle pagine del Magazine ha dichiarato “se i ragazzi mi seguono, ci divertiremo – si comincia a vedere: “Noi siamo con lui. Dall'inizio della preparazione il mister ha sempre parlato dell'importanza di tenere un'intensità alta per tutti i 40 minuti, e per farlo è necessario fare rotazioni veloci. Sabato è stato evidente, abbiamo giocato sull'acceleratore per tutta la partita e questo in C1 fa la differenza”.

MIGLIORARE - L'unica nota dolente sono state le tre espulsioni: “Sono state molto 'strane', dovevamo comunque assolutamente evitarle, soprattutto in una partita che a quel punto era acquisita. In campo dobbiamo essere più intelligenti, dobbiamo pensare solamente a fare il nostro gioco senza cadere in provocazioni o altre situazioni che non ci riguardano (come è successo sabato). Sicuramente sarà di lezione per le prossime partite. Ma ora dobbiamo concentrarci solo sull'Anguillara senza pensare alle assenze. Abbiamo una rosa molto lunga e chiunque giocherà darà tutto per la squadra”.

CAMBIAMENTO - È un Italpol diverso rispetto a quello della scorsa stagione: “La differenza principale sta soprattutto nel modo in cui affrontiamo e gestiamo le partite. Lo scorso anno le gestivamo in modo diverso in base agli avversari e all'andamento della partita, quest'anno pensiamo maggiormente al nostro gioco e a tenere altissima l'intensità dal primo all'ultimo secondo”.

Francesco Puma

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