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Il Ce baluardo della Mirafin per un altro anno: "Vincere è l'unica cosa che conta"

 30/09/2016 Letto 556 volte

Categoria:    Serie B
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    FACILITY CENTER ROMA





Sembrava aver fatto altre scelte, la società ne aveva preso atto con rammarico. Ma il richiamo della Mirafin era forte, la stima e l’amicizia con il Mister dei tre campionati vinti consecutivamente era un valore aggiunto da non poter trascurare, il ritorno nel nazionale una sfida da vincere. Daniele Cece già da qualche giorno era tornato ad assaporare il parquet del Pala Pestalozzi, in silenzio, senza fare proclami, senza far capire quale fossero le intenzioni. La Mirafin ha aspettato, per Daniele c’è sempre una porta aperta, il capitano della promozione in B non è un giocatore qualunque. Alla fine il fidanzamento ha portato al matrimonio e ieri il DG Gobbi ha annunciato quello che tutti volevano: il Ce c’è. Sì, il Ce, come lo chiamano i compagni, sarà ancora l’ultimo baluardo della Mirafin, sarà ancora il condottiero principe di Mister Salustri. Mister Salustri come mai questa scelta dell’ultima ora: Cece è un giocatore che fa della propria intelligenza uno dei suoi punti di forza, una capacità che anche nella vita lo ha portato a ricoprire dei ruoli molto importanti e di grande impegno. Lo scorso anno spesso Daniele non poteva essere presente agli allenamenti, riusciva a tenere una condizione invidiabile allenandosi da solo e con uno stile di vita da vero professionista. Ma gli pesava, essere il capitano senza poter essere d’esempio non rientrava nel suo modo di essere. Questo è il motivo per cui ha preso tempo prima di impegnarsi in una stagione ancora più sfidante di quella appena trascorsa. Cece è un giocatore unico nel suo genere, poteva facilmente trovare soluzioni più ‘comode’ e saremmo comunque stati contenti per lui, il fatto che sia rimasto ci rende felici non solo per l’apporto tecnico che saprà fornire.


E allora Daniele, un po’ in ritardo ma sempre capitano della Mirafin?
Dovevo fare alcune valutazioni, la società anche, se da un lato le tempistiche per la chiusura dell’accordo potevamo gestirle meglio, dall’altro sono contento ed entusiasta di ritrovare i vecchi compagni di squadra e di indossare per un altro anno la maglia della Mirafin; società solida formata da persone serie e corrette, valori non facili da riscontrare nel mondo del calcio a 5.Al momento non so se verrò riconfermato come capitano di questa squadra, l’unica cosa che posso dire è che a prescindere dalla fascia scenderò in campo sempre con la massima determinazione per raggiungere traguardi importanti.

Che ti sembra della nuova squadra?
La squadra è di buon livello! il gruppo storico, che l’anno scorso ha vinto il campionato di C1, è stato riconfermato quasi in toto e completato con giocatori veramente bravi. Forse la rosa potrebbe risultare un po’ corta, ma questo potrà rivelarcelo solo il tempo.

Dove pensate di poter arrivare?
A questa domanda sinceramente non saprei rispondere perché la B, a differenza della c1, è un campionato tutto da scoprire. I giocatori si conoscono poco quindi è difficile fare una valutazione a monte. Se non sono in grado di dire dove possiamo arrivare, di certo posso dire dove vogliamo arrivare! Noi vogliamo vincere! Sempre! La società non ha mai manifestato questa intenzione, ma questo poco importa. L’importante è la voglia mia e dei miei compagni di puntare sempre ad ottenere il massimo!

L’esordio è contro il Torrino, siete già pronti?
Sarà una partita sicuramente molto impegnativa per una serie di ragioni. La prima partita di campionato   non è mai facile, tra infortuni e ritardi di alcuni giocatori nell’iniziare la preparazione, non siamo al massimo della forma. Dobbiamo anche considerare il valore e l’esperienza dell’avversario, sono una squadra veloce, con buone individualità e un’ottima organizzazione di gioco. Detto questo, per noi vincere è l’unica cosa che conta!


Paolo Petruzzi
Ufficio Stampa Mirafin
  



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