Antonio Dario scende in pista. Il vice presidente della Divisione Calcio a cinque ha reso noto in questa intervista i punti fondamentali del suo programma elettorale.

Dario, cosa l'ha spinta a prendere questa decisione?
Mi pare chiara l'idea, e cioè quella di guardare avanti con un nuovo gruppo dirigente che si avvale della esperienza di qualche precedente consigliere e dell'entusiasmo dei nuovi/e.

Qual è la base del suo programma?
Concretezza e credibilità delle proposte volte a dare sia soluzioni pratiche e immediate a partire dai piccoli problemi nella fase delle iscrizioni, in quella dei tesseramenti, a soluzioni rivoluzionarie, ma non così difficili da realizzare, come la compilazione della lista di gara online, eliminando la possibilità di errore e quindi di contenzioso. Voglio anche realizzare un format d'immagine, del campionato e degli eventi, aggressivo e originale.

Come intende farlo?
Optando per una scelta qualitativa, fissando standard adeguati alle possibilità delle società ma sempre più consoni al valore del movimento e della categoria di appartenenza, come unica via per concretizzare l'interesse degli sponsor e dei media. Consolidando e migliorando l'organizzazione dell'attività nazionale e rivoluzionando l'attività periferica nei comitati per aumentare la base del movimento, attraverso una forte azione di coordinamento e supporto ai responsabili regionali.

Che ruolo avrà l'attività giovanile?
Fondamentale. Concentrerò l'attenzione e gli investimenti, non solo economici,  sullo sviluppo dell'attività giovanile con un nuovo approccio, passando da una logica penalizzante ad una premiante per le società, e mettendo nel mirino il mondo della scuola facendo perno sulla figura del collaboratore del calcio a cinque per settore giovanile e scolastico. Sosterrò anche l'interesse crescente nel femminile, adeguando la struttura dei campionati alle reali possibilità delle società, agevolando l'approccio al nazionale per le realtà più piccole e non ancora organizzate.

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