Ha dovuto attendere un anno, dalla Supercoppa persa contro la Ternana quando indossava la maglia dello Statte, ma alla fine quel titolo è arrivato ed è stato deciso - oltre che dal gol di Troiano - anche da un suo gol nella ripresa. Eliane Dalla Villa si gode un successo che ha descritto come la fine di un incubo. "Dopo l'infortunio avevo tante insicurezze e tanta paura di non riuscire a dare più nulla a questo sport. Ma ho lavorato con tanta pazienza, ritagliandomi piccoli spazi poco alla volta e ora posso dire che se in una cosa credi davvero, il risultato finale è che la ottieni. Per questo traguardo potrei fare ringraziamenti infiniti, ma voglio citare chi ha lavorato dietro le quinte, chi non si è fatto vedere ma c'è stato, soprattutto durante il periodo della riabilitazione".


SORRISO - Sorride ora Dalla Villa. Eppure le premesse non erano affatto rosee. "In una finale un mister ha bisogno di tutte le sue giocatrici, invece noi siamo arrivate all'11 gennaio con Borges fuori e Nicoletti infortunata nell'ultimo allenamento di rifinitura. Era una situazione che mi preoccupava, ma allo stesso tempo pensavo che ce l'avremmo fatta perché ci stavamo allenando nel modo giusto". La spinta in più, però, non è arrivata dal sudore versato sul parquet del PalaRoma. "Prima della partita ci hanno fatto vedere un video in cui ho ricevuto l'incoraggiamento della mia famiglia in Brasile e di una famiglia di Statte alla quale sono molto legata: quando ho visto mia sorella con i miei nipoti mi sono emozionata tantissimo e ho sentito che non eravamo solo noi 15 del Montesilvano, ma molti molti di più. C'è un'immagine - continua Dalla Villa - che rappresenta questa Supercoppa: ci sono io al limite dell'area e tutte le mie compagne che mi vengono incontro per abbracciarmi. È questo lo spirito di questa squadra: quello di chi non si abbatte e insieme arriva il più lontano possibile".

CAMPIONATO - Adesso, però, Dalla Villa e compagne tornano a concentrarsi esclusivamente sul campionato e alla sfida col Bisceglie. "Siamo le campionesse di Supercoppa sì, ma quando entriamo in campo siamo 5 contro 5 e la partita si decide in 40'. La qualificazione alla Final Eight dipende da noi stesse: dobbiamo fare la nostra partita e non sottovalutare la bravura delle avversarie che incontreremo.... Il gol di scarto con cui ci siamo aggiudicate l'andata ci fa capire che dobbiamo metterci tanta grinta".

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Ufficio Stampa Montesilvano

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