Il presidente dell’Arca, Giuliano Di Mattia, si scaglia contro la sezione arbitrale, che troppo spesso commette errori che compromettono le partite, e contro le altre società del campionato, che chiedono senza dare nulla in cambio.

ARBITRI - Il primo punto che Giuliano Di Mattia vuole chiarire è la critica verso la classe arbitrale: “Innanzitutto vorrei menzionare la partita con il San Giustino, in cui a causa di errori di valutazione del direttore di gara, la partita si è messa su un binario sbagliato. Non è la prima volta che capita un cosa simile, basti pensare ad esempio al match con il Pavona, in cui abbiamo ricevuto un trattamento anormale, che è maturato in un totale di 23 giornate di squalifica: il ricorso che abbiamo presentato ci ha fatto risparmiare solo due giornate ed un terzo dell’ammenda alla società. Credo che l’associazione degli Arbitri dovrebbe rendersi conto che molti arbitri non sono all’altezza di un campionato come la C2, e prendere dei provvedimenti”.

BASTA FAVORI - L’altro punto su cui Di Mattia vuole togliersi qualche sassolino dalle scarpe è il rapporto con le altre società del campionato, ree di chiedere spesso dei favori senza però ricambiare: “Vorrei annunciare che da ora in poi non saremo più disponibili ad accettare i cambiamenti di giorno ed orari delle partite. Siamo sempre stati cordiali con tutti, accettando le richieste altrui, anche a costo di perdere dei giocatori per impegni extra-calcistici. Ma visto che da parte delle altre società poi non c’è un riscontro pari al nostro, abbiamo deciso di comportarci di conseguenza. Se si tratta di un dare e ricevere siamo contenti di collaborare, ma così non va bene”.

ELOGIO ALLA SQUADRA - Per concludere, il patron dell’Arca ci tiene a menzionare l’impegno che tutti ci stanno mettendo, nonostante la brutta posizione in classifica: “Nonostante la classifica per adesso ci condanni lì in fondo, ci tengo a sottolineare l’impegno profuso dai calciatori e dal mister, che ogni giorno lavorano intensamente per l’obiettivo comune della salvezza. Probabilmente molti calciatori stanno pagando lo scotto di una categoria nuova, di certo non semplice. Ma sono orgoglioso di quanto dimostrano ogni giorno, con impegno e rispetto per il club”.



Alessandro Pau

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