Adriano Sermoneta, il cambio pelle di un giocatore. Da piccolino laterale, oggi, nei Giovanissimi, difende i pali del suo Vallerano. Un vero successo: “Necessità fa virtù”. Un buon circolo virtuoso.

LA FASCIA - Un tempo Adriano spaziava stabilmente sulla linea bianca del lato lungo del campo. Il suo ruolo era fare il laterale. Una carestia di portieri lo portano a cambiare ruolo. Ancora un bambino, può imparare. E ha appreso bene i trucchi del mestiere. “6 anni fa giocavo laterale; la mancanza di un portiere mi ha fatto cambiare ruolo” spiega Sermoneta. “Tra i pali ci sono rimasto e sono diventato bravo”. Ma non dimentica come si segna: ben 3 reti finora.

PRESTIGIO - Dire che sia bravo è una scorrettezza. Adriano è forte. Ha un futuro radioso davanti a sé, testimoniato dalle convocazioni nella rappresentativa regionale Giovanissimi di David Calabria. Ne ha collezionate 4 finora e non si accontenta. “Sono soddisfazioni, sono contento: spero che ce ne potranno essere altre in futuro - spiega -. Anche nel Vallerano talvolta mi hanno convocato con categorie più grandi. Per esempio gli allievi sono in gamba, potrebbero guadagnare l'élite per il prossimo anno”.

OBIETTIVI - Non si può certamente dire che i sogni di Adriano siano stati stroncati. Il suo cambio di ruolo è avvenuto in fasi soft, senza traumi. I suoi obiettivi sono cambiati con lui, assecondandolo. “In prima squadra non ci sono mai andato” commenta. “Ci sono altri portieri più grandi di me che vanno coi grandi, sono ancora troppo piccolo. Per ora mi va di fare bene nella mia categoria”. Portieri si nasce o si diventa.

Marco Panunzi

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