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Domenichetti, caso chiuso? No, la Lazio si appella alla Corte Federale

 24/02/2017 Letto 946 volte

Categoria:    Femminile
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    SS LAZIO





Quanto sta accadendo attorno all'esito della Supercoppa Italiana femminile, ed in particolare riguardo al tesseramento della giocatrice Giulia Domenichetti, sta assumendo dei contorni grotteschi.

IL COMUNICATO

Il Tribunale Federale Nazionale - Sezione Tesseramenti ha infatti rigettato il ricorso della S.S. Lazio Calcio a 5 presentato alla Corte Sportiva di Appello e inoltrato dalla stessa Corte al TFN. Il Tribunale, acquisiti i documenti relativi al tesseramento di Domenichetti, ha verificato quanto segue.

-Giulia Domenichetti è stata tesserata come giocatrice del Falconara il giorno 08/09/2016 e successivamente come tecnico il 27/09/2016.

-Il 26/11/2016 Domenichetti ha rassegnato le dimissioni da tecnico, ratificate il 28 novembre. Il 2 dicembre è stata poi tesserata come giocatrice dal Montesilvano.

Nelle deduzioni del Tribunale Federale Nazionale si legge infine: “[...] appare incontestabile che il duplice tesseramento di Domenichetti Giulia per l'A.S.D. Falconara è cessato il 26/28 novembre 2016 e ciò ha fatto venir meno qualsiasi ipotesi di duplice tesseramento non consentito (per diverse società), con la conseguenza che quando è stato sottoscritto il trasferimento della calciatrice in data 2 dicembre 2016 in favore della A.S.D. Montesilvano, non potevano ravvisarsi ostacoli di sorta. Poiché le partite contestate sono successive a tale data, la calciatrice Domenichetti Giulia era a tutti gli effetti utilizzabile in campo dalla A.S.D. Montesilvano Femminile C5”.

Bene. Ad una prima lettura sembra filare tutto liscio. Storia finita? Caso chiuso? Neanche per sogno. Basta tornare qualche riga sopra e accendere il cervello. Un tecnico può anche presentare le dimissioni, ma questo non fa sì che si svincoli in automatico dal tesseramento di allenatore. L'incompetenza della Sezione Tesseramenti a tal riguardo risulta assurda e quasi incredibile, visto che viene attestata una norma non vera. Tutta questa storia si sta trasformando in una ridicola pantomima, un gioco poco chiaro di fronte al quale non abbiamo intenzione di abbassare la testa. Ribadiamo: non esiste una regola grazie a cui un tecnico, pur dimettendosi, si possa svincolare dal tesseramento con una società. Restiamo basiti, perplessi e convinti della bontà delle nostre idee: per questo motivo presenteremo un ulteriore ricorso, stavolta alla Corte Federale.
 

S.S. Lazio C5 – Ufficio stampa



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