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Pescara nel Silver solo di passaggio. Bellucci: "Ci toglieremo belle soddisfazioni"

 24/02/2017 Letto 1033 volte

Categoria:    Femminile
Autore:    Ufficio Stampa
Società:    PESCARA





Romana di nascita, abruzzese d’adozione. Grinta da vendere, entusiasmo, valori radicati e ben saldi. Nel corso dell’intervista la numero 23 biancazzurra ha fatto il punto sulla stagione del Pescara, ha ripercorso l’evoluzione del Futsal Femminile e forte della sua grande esperienza, ha lasciato qualche consiglio alle nuove leve.


Diana,Iniziamo con un bilancio della stagione fino a questo momento: soddisfatta o delusa?
Visto il mancato approdo al Gold Round non sono sicuramente soddisfatta, però, più che delusa sono molto dispiaciuta. Per il valore della rosa, per  quanto abbiamo dimostrato, e sopratutto per il lavoro e la passione di questa società sarebbe stato un gran bel traguardo. Ci è sfuggito a pochi secondi dalla sirena, in una partita con il Cagliari, nettamente dominata. Ma non facciamo drammi abbiamo la possibilità di riscattarci nelle partite di Silver Round.

Che cosa ti aspetti da questo Silver Round? C’è una favorita?
Non faccio pronostici. Posso assicurare il nostro massimo impegno e una gran voglia di riscatto. Per una società prestigiosa e ambiziosa come il Pescara l’obiettivo minimo adesso è il raggiungimento delle prima fase  delle finali scudetto. A mio avviso con un  pizzico di pazienza e di perseveranza nel lavoro riusciremo a toglierci delle belle soddisfazioni. Credo che in questa stagione si stiano gettando delle buone basi anche per il futuro.

Il Pescara crede fortemente nel progetto “Futsal Rosa”: scelte oculate in prima squadra e investimenti nel settore giovanile. È  questa la linea da seguire?
Il Pescara ha il gran merito di essere stata la prima società fra le big maschili a credere davvero in noi donne. Si sono fatti investimenti mirati e si sta dando la giusta importanza alle giovani giocatrici. La possibilità di intraprendere questo sport sin da piccoli, in strutture idonee e con istruttori competenti è alla base della crescita del nostro settore. Mi auguro che anche altre società possano seguire questa strada.

Futsal femminile in continua evoluzione e sempre più proiettato nel colmare il gap con il settore maschile. Che ne pensi?
Il nostro è e continuerà ad essere un mondo un po’ diverso da quello maschile, sia per doti fisiche che per aspetti psicologici che contraddistinguono noi donne. Posso, però, tranquillamente affermare che si son fatti passi da gigante. Fino a qualche anno fa il nostro sport aveva molti aspetti in comune con il calcio. Per esempio si giocava esclusivamente all’aperto e non nei palazzetti, a livello concettuale si prediligeva una linea molto vicina al calcio. Io, come molte mie colleghe, ho iniziato nel rettangolo verde per poi spostarmi sul parquet. Passo dopo passo il Futsal si è ritagliato il suo spazio anche a livello femminile.  Il livello tecnico-atletico è cresciuto in modo esponenziale. In passato bastava una discreta tecnica e una buona forma fisica; ora ci sono degli standard e criteri di selezioni molto rigidi, per non parlare dell’aspetto tattico. Non c’è più spazio per l’improvvisazione, benvenuti nel Futsal femminile 2.0.

Una curiosità: dicono che ci sia sempre rivalità  tra donne anche negli spogliatoi fra compagne, oltre che con le avversarie.  È vero? Sfatiamo questo mito?
Più che di rivalità parlerei di sana competizione. Chiunque pratichi sport ad alti  livelli, al di la del sesso, vive e si nutre di competizione. La competizione è la droga naturale dello sport, esiste in ogni spogliatoio e contro ogni avversario. Tra atleti che indossano la stessa maglia esiste, ma va in secondo piano rispetto agli obiettivi comuni della squadra . Personalmente credo che se la competizione o la rivalità sono di pari passo con il rispetto non c’è alcun tipo di problema in nessun caso

Ti ispiri a qualcuno?
A nessuno in particolare. Da sempre per migliorare osservo i grandi campioni ma provo sempre a mantenere un mio stile personale.

Il tuo gol più bello?
Non sono sicuramente una goleador. Il mio modo di giocare predilige altri aspetti ma ci tengo comunque alle mie reti, soprattutto perché spesso mi capita di segnare in partite decisive. Magari il gol più bello devo ancora farlo con la maglia del Pescara…

Per concludere: un consiglio alle ragazze che muovono i primi passi in questo sport.
Alle nuove leve consiglio innanzitutto di affidarsi a società  che diano loro la possibilità  di lavorare in strutture valide e con dei professionisti.  Consiglio poi di dedicarsi a questa sport con amore ed entusiasmo, ma allo stesso tempo con spirito di sacrificio e forza di volontà. Il segreto è avere la voglia di migliorarsi giorno dopo giorno, senza fretta ma con continuità.


* foto Any Given Sunday
Ufficio Stampa Pescara



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